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Cronaca

Dispositivi non idonei per l'uso sanitario: «Ancora un errore della Protezione civile»

Dura presa di posizione del vicepresidente del consiglio regionale, che punta il dito contro i dispositivi inviati dalla protezione civile

Dispositivi di protazione individuale non idonei, il vicepresidente del consiglio Regionale Piero Celani punta il dito contro la Protezione Civile: «Ancora un errore della Protezione Civile nell'invio delle mascherine per i medici impegnati in prima linea nell'emergenza sanitaria per fermare il contagio da Coronavirus. Dopo le mascherine non idonee inviate agli ospedali della Lombardia, che provocarono più di un'irritazione da parte dei vertici delle istituzioni regionali, ecco un nuovo caso. Due giorni fa - spiega Celani- abbiamo appreso dal Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri che le mascherine inviate, sempre dalla Protezione Civile, agli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri dei Capoluoghi di Regione non erano Dispositivi di Protezione Individuale idonei per l'uso sanitario».

«Certo è paradossale-continua Celani- le mascherine ormai sono un miraggio anche per i medici e se arrivano non sono idonee. Siamo all'inverosimile. E' mai possibile che aziende locali che hanno deciso di riconvertirsi, per dare una mano al nostro Sistema Sanitario producendo mascherine e camici, si sono dovuti far certificare da altre Regioni? La nostra Regione, in un mese, non è riuscita nemmeno a mettere in piedi un sistema per la certificazione dei DPI, nonostante la presenza di una qualificata struttura universitaria, quale la Politecnica. Poi ci dicono che noi siamo un modello».

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