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Cronaca

Ricomincia la scuola: riti di benvenuto e dubbi: c’è chi pensa all’homeschooling

La campanella è tornata a suonare anche ad Ancona. Viaggio nelle aule, ma anche tra i dubbi e le paure delle mamme e dei papà

A marzo molti di loro hanno salutato le maestre dell’ultimo anno di materna, senza nessun preavviso. Stamattina bimbi e bimbe hanno conosciuto le insegnanti che li accompagneranno per i prossimi 5 anni di scuola primaria. Volti nuovi, spazi ampi e regole strette con cui ancora entrare in confidenza. La campanella ha suonato. Finalmente? Si, no, forse. La prima lezione è stata anticipata da cerimonie di benvenuto e bentornato, come al Forte Altavilla per i bimbi della primaria “Pietralacroce”. Zaini in spalla, grembiule per la prima volta, foto di gruppo e caccia al tesoro per scovare la margherita di carta con il proprio nome e sezione. Poi tutti in aula, ma solo dopo l’igienizzazione delle mani. La temperatura? E’ stata misurata a casa e sarà così tutti i giorni, tranne in alcune scuole superiori. Due genitori per sezione sono entrati a scaglioni per immortalare il volto sorridente di Maria, Viola, Alberto, Matilde, Marta e tanti altri. Pollici alzati e cuore a mille, rigorosamente dietro a banchi individuali. Gli stessi sui quali i bimbi mangeranno. 

I saluti

Alla primaria Falcone il sindaco Valeria Mancinelli e l’assessore alle Politiche educative Tiziana Borini hanno portato il saluto simbolico a genitori e bimbi di tutta la città: «Tutto si è svolto nel rispetto delle regole pur essendo  una giornata di rodaggio- ha detto la Borini- eventuali criticità verranno affrontate e risolte man mano». La visita è poi proseguita all’istituto “La Gabbianella” e al nido “Stella Stellina”. L’assessore Stefano Foresi è stato alle Faiani, Elia, Podesti e Marinelli. Alla Savio c’è stata la visita dell’assessore all’edilizia scolastica Paolo Manarini. 

Il rientro a scuola

 

«Penso ancora all’homeschooling»

«Mi sto informando sull’ homeschooling, perché se dovessi vedere continue chiusure e riaperture preferirei tenere mio figlio a casa- spiega Michela Boscarato, mamma di Alberto- per me è “o sempre in classe o sempre a casa”. A Recanati i bimbi devono tenere le mascherine anche in aula, avrei preferito che fosse così anche qui visto che i pediatri hanno spiegato che non sarebbe un problema». Federica Ferramondo ha accompagnato la piccola Matilde: «Quello che mi preoccupa in realtà è il protocollo, non mi sembra troppo preciso- spiega- se il bambino ha un familiare malato non dovrebbe andare a scuola, ma questo non è previsto. Sono fatalista, a Mimì ho ripetuto le regole base di distanziamento ma le ho anche detto di divertirsi e stare serena». Eleonora Melani, mamma di Maria: «Mi fido del buonsenso delle maestre e spero che tutti rispettino le regole in serenità. Per il resto, sono fatalista anch’io, spero che la pandemia non precluda la possibilità di vivere la scuola in modo sereno». Simone Puglisi è il papà di Viola, anche lei all’inizio della primaria: «Viola è stata catechizzata all’uso della mascherina e a Pietralacroce il distanziamento c’è, la sanificazione anche, la scuola sembra ben organizzata- ha detto il papà- ci preoccupa cosa succederà in caso di malattia, perché il protocollo è pesante. Speriamo nel buonsenso della scuola e dei pediatri. Sicurezza prima di tutto, ma spero che non si facciano tamponi per ogni nasino che cola». 


 

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