
Gli avvocati davanti al Tribunale di Sorveglianza
Tribunale di Sorveglianza, avvocati costretti ad assembrarsi: «Udienze organizzate male»
«La sicurezza è la prima cosa, ma anche il rispetto della persona e il decoro della professione di avvocato» ha detto la Petruzzo
Sul caso è intervenuto anche l'ordine degli avvocati con il presidente Maurizio Miranda: «Quanto accaduto al Tribunale di Sorveglianza è qualcosa di lesivo della dignità della persona ancor prima che della dignità di una categoria professionale. Ciò che maggiormente addolora e infastidisce è il fatto che l'attesa forzata degli Avvocati fuori del Tribunale di Sorveglianza è dovuto non solo e non esclusivamente a ragioni oggettive di spazio e di prevenzione da contagio per Covid-19 ma a ragioni di scarsa organizzazione. Posto che da anni si discute circa l'idoneità del palazzo di Viale della Vittoria ad ospitare il Tribunale di Sorveglianza, trattandosi di un condominio che vede uniti insieme gli uffici giudiziari e le abitazioni private, è chiaro che qualcosa non ha funzionato nella predisposizione di un idoneo scaglionamento orario delle Udienze che avrebbe consentito l'accesso alle aule dei soli difensori chiamati alla discussione. Evidentemente da parte dell'Ufficio c'è una scarsa attenzione nei confronti dei professionisti che sono gli unici a dover sopportare le umilianti conseguenze della poca organizzazione».