
Presidente Mazzarella
Confartigianato Marche, Mazzarella: «La moda è il settore più colpito dalla crisi»
L'associazione: «Il 16% delle imprese marchigiane prevede fino a giugno 2021 una riduzione di domanda estera di beni e servizi a causa dell’emergenza da Covid-19»
Le Marche sono una regione a forte vocazione manifatturiera ed esportativa ed il 16% delle imprese marchigiane prevede fino a giugno 2021 una riduzione di domanda estera di beni e servizi a causa dell’emergenza da Covid-19. «Servono subito interventi strutturali per rilanciare il settore di punta del made in Italy nel mondo, ad alta vocazione artigiana, la necessità di misure per rilanciare i consumi interni di moda e per accompagnare le imprese a riposizionarsi sui mercati internazionali». Queste le parole del presidente di Confartigianato Marche Giuseppe Mazzarella.
«Gli effetti di queste riduzioni della domanda - prosegue il presidente Mazzarella - sono già evidenti analizzando la dinamica delle esportazioni regionali: in particolare nelle Marche le vendite all’estero dei settori a maggior concentrazione di MPI (food, moda, legno e mobili, prodotti in metallo) ammontano nei primi 9 mesi del 2020 a 2,6 miliardi di euro e rappresentano un terzo (33,1%) delle esportazioni manifatturiere regionali, quota che supera di 4,7 punti percentuali la media del 28,4%. Nel periodo le esportazioni delle MPI marchigiane sono in flessione del -19,3%».
«Per accelerare la crescita dell’economia ed evitare l’iceberg di una crisi del debito - sottolinea Giorgio Cippitelli Segretario Generale di Confartigianato Marche - il nuovo Governo in formazione dovrà ridefinire le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza in funzione di obiettivi misurabili, realistici e con scadenze precise oltre ad impostare le riforme economiche e fiscali per migliorare il funzionamento della pubblica amministrazione. La ripresa delle micro e piccole imprese della manifattura necessita di interventi sostenuti dai fondi europei, con priorità verso quei comparti del made in Italy che hanno subito maggiormente la crisi e che possano migliorare e rafforzare la ripresa del Paese e dei territori».