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Cronaca

Conerobus, covid e caro carburante provocano danni a sei zeri. Il Comune delibera 2 milioni e mezzo di euro

Il sistema di trasporto pubblico locale è in sofferenza: prima il calo di affluenza nel periodo covid, poi il forte rincaro dei prezzi sul carburante. In cassa la liquidità scarseggia. Il Comune delibera un anticipo di 2 milioni e mezzo di euro

ANCONA - Il long covid del trasporto pubblico locale contribuisce a piegare le finanze delle società di gestione del servizio. In particolare il calo dell’affluenza nel biennio 2020-2021 ha messo in serie difficoltà le aziende. Per non parlare del rincaro dei prezzi di carburante: un extra costo che per Conerobus, in riferimento all’anno 2022, ammonta a 3 milioni di euro per quanto riguarda il metano e 600 mila euro per il gasolio. 

Il bilancio

Non si è ancora chiuso il bilancio 2022 di Conerobus, la data ultima è fissata al 31 marzo 2023. In ballo c’è ancora la partita di una serie di contributi che potrebbero arrivare e quindi far rifiatare la partecipata del Comune. Ma ad oggi le cifre certe su cui fare un conteggio non definitivo non sono proprio rassicuranti. Tanto che la giunta ha deliberato un anticipo di 2 milioni e mezzo di euro per dare liquidità alle casse di Conerobus. Fermo restando che si tratta di una delibera, e quindi non di una erogazione an tutti gli effetti. E per avere un quadro più nitido della situazione i consiglieri comunali Daniele Berardinelli (Fi) e Antonella Andreoli (Lega) hanno avanzato un’interrogazione apposita durante il consiglio comunale di questa mattina (27 febbraio). 

I dati

Al 25 febbraio 2023 Conerobus ha in cassa 1,6 milioni di euro, ma l’ammontare complessivo dei debiti al 31/12/2022 è di circa 6 milioni. C’è da dire, però, che Conerobus vanta crediti nei confronti degli enti per 7,5 milioni. Mentre la media delle uscite mensili per gli stipendi dei dipendenti è di 940 mila euro. Per quanto riguarda i flussi di cassa, invece, mediamente entrano tra titoli di viaggio e corrispettivi pagati dalla Regione circa 2 milioni di euro. Nell’ultimo anno, ad aver pesato maggiormente sulle finanze dell’azienda, sono stati gli extracosti provocati dall’aumento del prezzo del carburante: 3 milioni per il metano e 600 mila per il gasolio. «La previsione di chiusura di bilancio ad oggi non è ancora definibile - ha detto la sindaca Valeria Mancinelli - Conerobus vive una situazione complicata e difficile, sia da conto economico, sia per quanto riguarda la liquidità e i flussi finanziari. Ma si tratta di una crisi complessiva del settore che vede coinvolte tutte le aziende di trasporto pubblico locale d’Italia».

La delibera

Per far fronte all’emergenza la giunta comunale ha deliberato l’anticipo sull’erogazione di 2 milioni e mezzo di euro «prima ancora di averli ricevuti dalla Regione - specifica Mancinelli - a cui chiediamo di fare altrettanto per quanto riguarda il trasporto extraurbano». 

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