rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Bus a fuoco, il racconto dell'autista: «La priorità ai passeggeri, pochi minuti ma decisivi»

L'autista della Conerobus che ieri è intervenuto mentre l'autobus della linea N andava a fuoco racconta la sua esperienza

Paura all'Aspio ieri pomeriggio quando un mezzo della Conerobus (della tratta Osimo-Ancona linea N) è stato fagocitato in pochi minuti dalle fiamme. Grazie alla prontezza del conducente, Andrea Fichera (nella foto a sinistra)WhatsApp Image 2021-11-26 at 11.38.35-2, 45 anni, si è evitata la tragedia e tutti i passeggeri a bordo sono stati messi in sicurezza rapidamente. «Mi sono accorto che il mezzo non andava - racconta Fichera - si è bloccato il servosterzo e l'autobus si è spento. Ho cercato di accostarmi il più possibile al guardrail e solo a quel punto ho aperto la porta centrale. Sono uscito a controllare la parte posteriore e, nel frattempo, ho avvisato la centrale che il mezzo non ripartiva più. Ho visto del vapore acqueo che usciva e lì per lì ho pensato alla rottura di un manicotto, mai avrei pensato ad una conseguenza simile. Per sicurezza sono risalito a bordo e ho fatto scendere immediatamente tutti e sei i passeggeri. Nel frattempo è arrivato un altro collega che li ha caricati tutti sul suo mezzo. Quando poi ho visto del fumo nero ho immediatamente preso l'estintore. Purtroppo era già troppo tardi e le fiamme hanno avvolto rapidamente l'autobus». Tutta la procedura è stata esguita in pochi minuti.  «Non mi è mai capitata una cosa simile in 8 anni che lavoro come autista e spero di non ricapitarci più. Sapevo però cosa fare in quel momento e sono stato lucido. La prima cosa che ho pensato è stata quella di mettere in sicurezza gli utenti. Ho cercato di stare tranquillo e di trasmettere la stessa sensazione anche ai passeggeri. C'erano circa sei persone a bordo in quel momento. Non erano spaventate, evidentemente ho trasmesso loro la calma necessaria per affrontare la situazione». 

VIDEO | Il racconto dell'autista di Conerobus 

A commentare la vicenda anche il presidente della Conerobus, Muzio Papaveri: «I conducenti Conerobus sanno quello che fare in questi casi. Noi lavoriamo e diamo le informazioni e cerchiamo di renderli consapevoli, edotti e pronti in queste circostanze. E' una bella controprova vedere che il nostro autista ha saputo muoversi benissimo. Mettere in salvo prima gli utenti era prioritario». 

Andrea Gonnella, coordinatore dei servizi formativi per la Conerobus di Ancona, aggiunge. «La formazione è al centro della nostra azienda da qualche tempo. I fatti di ieri confermano che questa è la strada giusta. Aver trovato un collaboratore pronto in una situazione d'emergenza è assolutamente positivo. Sicurezza e prevenzione dei rischi ma anche formazione per le risorse umane per un'azienda che eroga servizio pubblico come la nostra. Ed è per questo che la Mobility Academy della Conerobus service progetta corsi di formazione destinati sia alle figure manageriali che alle figure tecniche del tpl. Proprio stamattina si conclude la Next generation mobility, un progetto formativo volto ad ampliare le conoscenze messe a sistema dal Pnrr con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale ed economica dei progetti. Nelle prossime settimane, poi, si concluderà un corso di formazione destinato ai tecnici che opereranno sui mezzi elettrici ed ibrici in dotazione del trasporto pubblico locale». 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bus a fuoco, il racconto dell'autista: «La priorità ai passeggeri, pochi minuti ma decisivi»

AnconaToday è in caricamento