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Cronaca

Bollette choc, arrivano i sigilli al contatore del gas. Condominio moroso rischia l’inverno al freddo

Sono circa 40 le famiglie che potrebbero inaugurare la stagione invernale senza riscaldamento. La morosità, che riguarda solo alcuni condomini, si riverbera su tutti gli abitanti della palazzina

ANCONA - L’inverno non è ancora cominciato, e già si vedono le prime avvisaglie di un problema che potrebbe coinvolgere molte abitazioni. In un condominio di via Martiri della Resistenza sono arrivati i sigilli al contatore del gas per via di alcuni abitanti in difficoltà col regolare pagamento delle bollette. E laddove la palazzina utilizzi il riscaldamento centralizzato, la criticità di alcuni finisce per diventare il problema di tutti. Nel condominio in questione sono circa 40 le famiglie che attualmente si trovano a non poter accendere i termosifoni. Poco male per ora, che le temperature esterne sono ancora più che accettabili. Ma se il condominio non riuscisse a pagare il pregresso entro l’8 novembre, data fissata per l’accensione dei riscaldamenti, il rischio concreto è che tutti gli abitanti potrebbero affrontare la prima parte dell’inverno al freddo. 

La criticità

Non è altro che un primo e visibile effetto del caro bollette. E il peggio deve ancora arrivare. Perchè per i mesi invernali si prevede un ulteriore aumento del costo dell’energia. E se alcune famiglie facevano già difficoltà la primavera scorsa, figuriamoci più avanti quando le bollette schizzeranno a livelli mai visti. «Per un po’ abbiamo attinto al fondo cassa - spiega l’amministratore condominiale Stefano Catena -, ma adesso che le risorse sono finite non ci sono altre vie d’uscita: o si regolarizzano le posizioni di morosità, oppure restano i sigilli». Il palazzo è abitato da tutte famiglie anconetane. Ci sono giovani coppie con bambini piccoli e anziani malati. Dunque affrontare l’inverno senza riscaldamenti sarebbe un problema enorme. Il problema del caro bollette, inoltre, si ripercuote sui servizi condominiali. Infatti gli amministratori cominciano a tagliare dove possono: «in alcuni condomini stiamo eliminando il servizio di portierato - afferma l’avvocato Giovanni Buonocunto, presidente dell’Acap Marche (Associazione Condominiale Amministratori e Proprietari) - è una tagliola che inevitabilmente si abbatte su tutto ciò che riguarda le spese condominiali». Come anche sul servizio di pulizia: «purtroppo saremo costretti a ritardare il pagamento di alcuni fornitori - continua Buonocunto - alcuni possono aspettare, mentre i gestori di energia abbiamo visto che non hanno nessuna intenzione di attendere di essere pagati». Se alla scadenza della fattura l’importo della bolletta risulta non essere stato corrisposto, s’interrompe la fornitura. E verrà ripristinata solo dopo aver regolarizzato la propria posizione. 

Gli accorgimenti

Intanto gli amministratori condominiali s’ingegnano per cercare di ridurre quanto più possibile il consumo di energia, e quindi la spesa per l’utente. «Nei condomini di cui mi occupo - spiega l’amministratore Massimo Maurizi - ho proposto di ridurre l’orario di accensione dei termosifoni di un’ora e l’abbassamento della temperatura dell’acqua delle caldaie di 10 gradi. Negli spazi comuni metteremo l’illuminazione a led e faremo in modo di ridurre anche il tempo di accensione. Poche cose, ma tutto incide alla fine del mese sulla bolletta».  

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