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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Passetto, precipitò alla Grotta Azzurra: una condanna

Antonio Manuele, operaio di 45 anni, morì il 15 novembre 2010 mentre insieme ai suoi colleghi stava portando una macchina perforatrice lungo la falesia della Grotta Azzurra per dei lavori di messa in sicurezza

Rimuovere temporaneamente la barriera di protezione per agevolare il passaggio di una macchina perforatrice lungo la falesia della Grotta Azzurra, fu fatale per Antonio Manuele, operaio di 45 anni morto il 15 novembre 2010. Scivolò, cadendo nel vuoto e facendo un volo di 60 metri. Per quel fatto la procura accusò la titolare della ditta, che si sarebbe dovuta occupare di un lavoro di messa in sicurezza di una parte della parete rocciosa. Ieri il giudice monocratico Paolo Giombetti ha condannato a 4 mesi (pena sospesa) Italia Tartaglione con l’accusa di omicidio colposo. la società è stata invece ritenuta responsabile sotto il profilo civile e dovrà risarcire 10mila e 300 euro alla famiglia di Manuele. 

Il fatto risale e diversi anni fa. Era il 25 novembre quando gli operai dovevano portare lungo un tortuoso stradello una macchina per la messa in sicurezza di un crostone di roccia, quando si resero conto che la trivella era molto più grande del passaggio. Così venne rimossa la barriera. L’operaio si sarebbe posto a margine della macchina per spingerla in avanti e lo avrebbe fatto senza imbracatura. E’ quello il momento in cui ha perso l’equilibrio, cadendo nel vuoto. 

Secondo la difesa, l’imputata non solo non era sul posto quel giorno, ma non competevano neppure a lei le scelte relative alla sicurezza. 

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