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Cronaca Le Grazie / Via Mario Torresi

Via Torresi: un comitato cittadino per contrastare il degrado

In via Torresi e via Serpilli c'è un problema: il deturpamento dell'arredo urbano ha raggiunto livelli inaccettabili per i residenti. Per questo è stata avanzata una proposta da parte del nuovo comitato cittadino

Lampioni come non se ne vedevano da decenni, mura puntellate perché a rischio crollo, marciapiedi franati e un'area urbana abbandonata a se stessa. E' questa la fotografia del quartiere che sorge intorno a via Torresi e via Serpilli. Una condizione di degrado urbano con cui ormai i residenti della zona devono convivere da anni.

Risalendo via Torresi è possibile vedere diverse aree di cantiere, dove ci sono mura sostenute da puntelli e in fase di dissesto e lo sono da 15 anni. Un disagio che provoca anche un altro problema: il marciapiede è stato completamente reso inutilizzabile e, chi vuole passeggiare per la via, deve scendere sul tratto di carreggiata, mettendo in pericolo se stesso e la viabilità delle auto. Le mura adiacenti alle scale, che portano all'asilo nido e alle scuole Domenico Savio, sono proprietà privata dell'Erap o di cittadini.

Altro problema non da poco è quella che dovrebbe essere la piazzetta di via Serpilli, un'area completamente abbandonata a se stessa, ora recintata, dove le sterpaglie hanno raggiunto anche 1,5 metri di altezza. Quello che dovrebbe essere un luogo di aggregazione pubblica è oggi una discarica.

I cittadini, che da tempo si sentono abbandonati dalle istituzioni, nel Marzo del 2011 hanno deciso di avviare una raccolta firme, che ha coinvolto commercianti e residenti, con il risultato di 1.167 firme. Queste sono state poi consegnate al sindaco Fiorello Gramillano nell'Aprile dello stesso anno, ma poi nulla di fatto. Nel frattempo il quartiere ha visto la nascita di un movimento spontaneo: il comitato dei cittadini di via Torresi e Serpilli, fondato da Daniele Ballanti. Proprio quest'ultimo, a fine 2011 ha lavorato per avere un'assemblea pubblica del quartiere a cui partecipassero anche le istituzioni. L'incontro è arrivato nel Maggio del 2012.

Comitato via Torresi

Il Comune è intervenuto sull'asfalto, eliminando tutte le buche presenti prima, ma l'insoddisfazione per quelli che dovrebbero essere gli interventi prioritari non cessa: "Hanno fatto l'asfaltatura che è qualcosa – ha detto Claudio Ripanti, titolare del negozio Fanesi – Ma il resto è uno schifo immondo". Giancarlo Carboni, un residente di via Torresi, se la prende con il Comune: "Non vedo perchè noi privati cittadini dobbiamo metterci a posto un cornicione e il Comune non mette a posto nulla".

Per quando riguarda il problema delle mura, il comitato, i primi di Ottobre, ha chiesto al Sindaco di intervenire con un'ordinanza e ne sono arrivate ben due: una emanata il 9 Ottobre nei confronti di chi abita in via Camerano 34, la seconda emessa il 30 Ottobre nei confronti di chi abita in via Camerano 30. I primi sono già pronti a partire con i lavori a Gennaio, mentre i secondi  attendono un incontro con Luciano Lucchetti, ingegnere del Comune. Ma c'è di mezzo l'incolumità pubblica, per cui c'è la certezza che i lavori partano? "Normalmente se l'ordinanza non viene eseguita – ha spiegato l'assessore Gianni Giaccaglia, assessore ai lavori pubblici – il Comune si deve sostituire al privato per poi rivalersi su di esso".

Per quanto riguarda la piazzetta, l'assessore Eliana Maiolini, in occasione dell'assemblea pubblica, ha spiegato come, grazie ad un fondo della provincia di 413.000 euro si sarebbe potuto risolvere almeno il problema dell'arredo urbano di via Serpilli. Il tempo per accedere ai fondi era di un anno. Sono passati sei mesi, ne mancano altri sei e i cittadini attendono.

Un risultato importante dunque per il comitato. Daniela Urbani, titolare della Tabaccheria Urbani , ha commentato l'importanza del lavoro fatto in questi mesi dal comitato: "Mi ha stupito vedere come la gente sia venuta spontaneamente a mettere una firma per partecipare al processo collettivo. Tutti cercano da noi un riscontro e vedo che il quartiere ormai ci conosce e spera in noi".



 

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