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Cronaca

Coldiretti Marche, l'agricoltura regionale giovane e dinamica: «Numeri in crescita»

È quanto afferma Coldiretti Marche su dati Ismea. Secondo il report sull’indice di competitività delle aziende italiane il settore primario regionale è in crescita

Più giovane, più dinamica. L'agricoltura marchigiana è cresciuta negli anni e si è modernizzata risultando tra le regioni italiane con la maggior propensione al futuro ma al tempo stesso deve ancora lavorare molto in termini di redditività e competitività rispetto ai competitor nazionali. È quanto afferma Coldiretti Marche su dati Ismea. Secondo il report sull’indice di competitività delle aziende italiane il settore primario regionale è in crescita e questo nonostante tutti i problemi legati la sisma e al lento ritorno alla normalità (ulteriormente stoppato dalla pandemia). Insomma, gli agricoltori delle Marche nonostante tutti i problemi non sono rimasti con le mani in mano. In particolare spicca il dato sul ricambio generazionale e sulla conseguente diversificazione del lavoro. “Il dato positivo del ricambio generazionale segna in maniera marcata quel percorso di metamorfosi che sta affrontando l’agricoltura rinnovandosi con nuovi prodotti, nuovi processi ma anche attraverso una nuova consapevolezza del valore che ha il settore primario all’interno della società” spiega Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche. In quanto a quota di imprese giovanili sul totale le Marche hanno la registrato la miglior performance nazionale davanti a Liguria e Campania (indice da 58.2 a 75.4). Questa iniezione di gioventù ha permesso alle aziende di modernizzarsi e aprirsi con forza alle attività secondarie come agriturismo, servizi didattici, ricreativi, sociali. In questo campo le Marche, con l’indice cresciuto da 132.1 a 140.7, sono la quarta regione d’Italia dopo Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Toscana. In totale nelle Marche sono presenti circa 1.500 imprese under 35 al lavoro nel settore agricolo tra coltivazioni, allevamenti, produzioni forestali e pesca. Rappresentano circa  il 6% del settore in aumento come numero  del 15% negli ultimi 10 anni. Un'ulteriore testimonianza di un settore che meglio di altri ha saputo ringiovanirsi, superando brillantemente il passaggio generazionale.

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