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Cronaca Corinaldo

Coldiretti: “Bene la rinuncia della centrale Turbogas a Corinaldo”

Secondo lo studio realizzato da Coldiretti la Turbogas avrebbe danneggiato l'agricoltura del territorio sia per quanto riguarda le falde sotterranee che per i fenomeni atmosferici, a cominciare dalle piogge acide

La rinuncia della Edison alla realizzazione della Centrale Turbogas a Corinaldo tutelerà le coltivazioni e le falde idriche dal rischio di inquinamento. A dichiararlo è la Coldiretti, soddisfatta per lo stop definitivo a un’opera la cui costruzione "avrebbe messo in pericolo le produzioni tipiche del territorio".

“Avevamo da subito, a tutti i livelli, denunciato i pericoli legati alla presenza della Turbogas, sulla base di uno studio scientifico fatto effettuato sulle possiibli ripercussioni del progetto – sottolinea il presidente di Coldiretti Ancona, Maurizio Monnati -. Restiamo convinti del fatto che le megacentrali non rappresentino la soluzione corretta a un problema concreto come quello della produzione di energia, specie quanto impattano in maniera così forte sul territorio, mettendone a rischio ambiente e attività economiche”.

Secondo lo studio realizzato da Coldiretti e dallo Studio Erba di Fano, la Turbogas avrebbe danneggiato l’agricoltura del territorio, vista la mancanza di garanzie sugli effetti che l’ossido di zolfo e l’ossido di azoto avrebbero avuto sulle colture e sulle acque, sia per quanto riguarda le falde sotterranee che per i fenomeni atmosferici, a cominciare dalle piogge acide. Un pericolo per tutte le produzioni di qualità già presenti, dai vini Doc (Verdicchio dei Castelli di Jesi, Bianchello del Metauro, Sangiovese dei Colli Pesaresi rosso, Pergola, Lacrima di Morro d’Alba) alla Casciotta di Urbino Dop, fino alla Pera Angelica e alla Visciolata. Senza dimenticare il grano duro.
 

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