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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Cocaina nelle tasche e post-it con i clienti: così il pusher pendolare spacciava in città

Già noto alle forze di polizia il 56enne residente a Pescara faceva la spola nel weekend per spacciare droga ad Ancona e Jesi

Viaggiava da Pescara ad Ancona per rifornire la piazza dorica di cocaina. Un 56enne italiano, residente a Pescara ma nato nelle Marche, è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di quasi un etto di cocaina divisa in 30 buste. Non era la prima volta che l’uomo veniva arrestato in circostanze simili. Nel suo passato, infatti, c’erano reati associativi finalizzati allo spaccio di droga.  

L’arresto è avvenuto ieri pomeriggio quando gli agenti della Squadra Mobile, diretti dal capo Carlo Pinto, lo hanno fermato dopo averlo tenuto d’occhio per diverso tempo. Il 56enne, dapprima ha tentato di sfuggire al controllo, ma poi è stato bloccato e perquisito. All’interno dell’auto nascondeva 10 buste di cocaina mentre nelle tasche dei pantaloni ne aveva altre 20. All’interno di un borsello di pelle aveva l'occorrente per confezionare le dosi e alcuni post-it in cui annotava scrupolosamente la contabilità, segnando con dei soprannomi i clienti con le relative cifre da riscuotere o già riscosse. Il pusher, secondo la ricostruzione degli inquirenti, durante la settimana era un normale libero professionista mentre nel weekend faceva la spola tra l'Abruzzo e le Marche per spacciare a bordo di una macchina presumibilmente presa a noleggio. 

In seguito alla scoperta della droga in auto, è scattata un’ulteriore perquisizione in casa dell’indagato con l’ausilio della Mobile di Pescara. Qui sono stati scoperti mille euro in contati, presumibilmente soldi derivanti dallo spaccio. È scattato il sequestro del denaro, dei bigliettini, della droga e di un cellulare usato per i traffici illeciti. Questa mattina si è tenuta l’udienza per direttissima in tribunale ad Ancona e il giudice ha convalidato il suo arresto e disposto il carcere. Il processo proseguirà il 2 marzo. Il questore di Ancona Cesare Capocasa ha emesso nei suoi confronti, su istruttoria della Divisione Anticrimine, il foglio di via con divieto di ritorno nei comuni di Jesi e Ancona per tre anni. 

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