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Cronaca

Infrastrutture e turismo esperienziale per far volare il settore nelle Marche

Cna: «Un plauso per l'impegno profuso dalla regione, con i numeri che ne certificato l'impatto, ma c'è ancora molto da fare per consolidare i risultati e capitalizzarne i risvolti economici»

La CNA apprende positivamente i dati relativi ai flussi turistici regionali, che segnano un più negli arrivi e un meno nelle presenze straniere con i debiti distinguo territoriali, ma con un denominatore comune che conferma ciò che è ben noto da sempre e che ci riconoscono autorevoli esperti di settore, ovvero il fatto di avere un fazzoletto di terra che racchiude le tante espressioni turistiche, ma che fa fatica a fare squadra per trattenere il turista che faticosamente raggiunge le nostre parti.

«Siamo infatti ormai tra le destinazioni privilegiate per chi cerca un luogo tranquillo - dice Massimiliano Santini, Direttore CNA Prov.le di Ancona - ricco di storia, cultura, arte, paesaggi incantevoli, bellezze di qualunque genere, ma anche artigianato, produzione agricole e commercio di qualità. Abbiamo una buona esposizione mediatica che richiama in maniera autentica e genuina il nostro tratto identitario, ma facciamo fatica a scrollarci di dosso quell'impronta campanilistica che si frappone alla necessità di trattenere ed intrattenere gli stranieri in un territorio con molteplici luoghi da visitare. Anche per questo motivo è nato il progetto della CNA che tende ad aggregare tutta la filiera turistica, dalla ricettività alla produzione tipica locale e che mira a valorizzare il cosiddetto "turismo esperienziale", ovvero creare i presupposti per far vivere il nostro territorio per tutto ciò che offre, respirando e toccando con mano le sue peculiarità. Tale modello, apprezzato e sostenuto anche dalla Regione, tende a privilegia la qualità alla quantità e favorisce l'estenzione del tempo di permanenza. Infine ci preme rimarcare come il fatto di proiettare le Marche verso gli States, pur essendo un'ottima chance per crescere nei numeri, richiede assolutamente un pronto intervento sulle infrastrutture viarie ed in in tal caso ovviamente un aeroporto all'altezza, ormai imprescindibile per una strategia vincente e sostenibile nel lungo periodo».

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