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Cronaca

Il motore dell'artigianato è ancora inceppato, Cna: «Metà delle imprese ancora in Fsba»

La CNA di Ancona ha elaborato i dati sull’FSBA, il fondo di solidarietà bilaterale destinato alle imprese artigiane che sospendono i dipendenti per mancanza di lavoro

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AnconaToday

Ancona – I dati sull’FSBA (Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato), cioè l’ammortizzatore sociale che viene attivato per sospendere i dipendenti delle attività artigiane in assenza di lavoro (la “cassa integrazione dell’artigianato”) registrano una discesa lenta: da Marzo a Luglio dimezzata la richiesta di questo ammortizzatore, ma ancora siamo vicini al 50% di imprese e dipendenti che hanno bisogno di aiuto

Questo emerge dall’indagine CNA di Ancona elaborata su un campione di ditte associate preso a riferimento che riguarda la città di Ancona. 71 le imprese censite per un totale di 222 dipendenti. All’inizio della crisi, a marzo, le imprese che hanno richiesto FSBA sono state l’87% del campione, per l’84% del campione dei dipendenti. La crisi Covid ha avuto il suo apice nel mese di aprile con il 94% delle imprese artigiane del campione che hanno richiesto il Fondo di Solidarietà per il 93% del campione dei dipendenti. Dati che fanno di aprile il punto più basso e drammatico di questa situazione. La risalita inizia a maggio con il 70% delle imprese ancora in FSBA con il 52% dei dipendenti ancora a casa. Nel mese di Giugno  le imprese che hanno richiesto l’FSBA sono pari al 42% mentre i dipendenti sospesi sono pari al 32%. Un dato che ha accesso speranze di un miglioramento della situazione che però, purtroppo, si sono spente con i dati di luglio dove il 48% delle imprese ha richiesto FSBA (+6% rispetto al mese precedente) e il 50% dei dipendenti (+18% rispetto a giugno) ancora sospesi.

 “Dobbiamo premettere che questa è solo una elaborazione di un campione di nostre imprese, ma sicuramente ci da una tendenza in atto che deve preoccupare tutti gli attori pubblici e privati che hanno il compito di risollevare l’economia dopo la grave crisi del Covid – Commenta Andrea Cantori, segretario della CNA di Ancona – I dati di aprile, l’inizio della crisi e i giorni del lockdown, sono stati devastanti, con l’apice di un 94% delle imprese che avevano richiesto l’FSBA per un numero di dipendenti pari al 93%. A giugno il motore dell’artigianato sembrava ripartire (solo il 32% dei dipendenti sospesi), un miglioramento che potrebbe essere attribuito alle commesse in sospeso durante il lockdown che dovevano essere consegnate e che hanno permesso di reintegrare molti dipendenti nel posto di lavoro. I dati sono peggiorati a luglio – conclude Cantori – un calo forse determinato dal momento di incertezza che sta frenando le commesse e che non permette agli imprenditori di fare “piani a lunga scadenza” e dimostrando che la velocità della ripresa è ancora modesta e non soddisfacente”.

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