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Cronaca

Sesso al centro massaggi pagando un sovrapprezzo: condannata la titolare per prostituzione

La donna ha preso 4 anni. Gestiva l'attività “Angelo” alla Baraccola. I clienti avrebbero pagato le prestazioni direttamente in cassa

ANCONA – Fuori si pubblicizzava come “Centro massaggi Angelo” ma al suo interno ci sarebbero state vere e proprie prestazioni sessuali alla clientela, disposta a pagare anche un sovrapprezzo per l'happy end. Un controllo dei carabinieri della stazione di Brecce Bianche aveva fatto scoprire la duplice veste dell'attività andata avanti alla Baraccola, in via Buozzi. I sigilli furono messi a febbraio del 2014 ma solo oggi è arrivata al tribunale di Ancona la condanna per la presunta maitresse che avrebbe gestito il giro di massaggiatrici-squillo, tutte orientali. Il giudice Pietro Merletti ha condannato la titolare, una 48enne cinese, a quattro anni di carcere per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, più il pagamento di mille euro di multa. Il processo è arrivato agli sgoccioli sono ora perché la cinese inizialmente si era resa irreperibile sul territorio italiano.

Prima di emettere sentenza oggi sono stati sentiti in aula alcuni testimoni, i clienti sorpresi e rintracciati dai carabinieri al momento del blitz. «Pagavo in cassa – ha confermato uno di questi – direttamente ad una donna cinese. I massaggi? Non erano proprio solo massaggi perché le mani arrivavano anche alle parti intime. Io sono stato lì almeno otto volte». Il massaggio costava 30 euro ma per avere anche la prestazione sessuale si doveva pagare un sovrapprezzo che sarebbe arrivato anche fino a 90 euro. I carabinieri dopo l'accertamento avevano provveduto, su disposizione del tribunale, al sequestro dell'attività. Insieme alla cinese condannata ci sarebbe stato anche il marito ad aiutarla ma l'uomo ha già definito la sua posizione in un precedente procedimento.   

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