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Cronaca

Nuova sede per il centro antiviolenza. L'associazione "Donne e Giustizia": «Nel 2022 siamo già a 96 richieste di aiuto»

Sempre più giovane la fascia di età che chiede aiuto. Arrivano anche 20enni

ANCONA - In tre anni 407 casi, nel 2022 sono già 96 le donne maltrattate che hanno chiesto aiuto. Il Centro Antiviolenza cambia sede e snocciola i dati dell’attività sostenuta dall’associazione “Donne e Giustizia Onlus” presente ormai da quasi 40 anni sul territorio con un servizio gratuito per vittime di violenze e maltrattamenti.

La nuova sede. È più grande, si trova in via Senigallia 16, al Piano (vicino a piazza Ugo Bassi) al secondo piano di una palazzina, e l’immobile è di proprietà comunale. Ad arredarlo gratuitamente ci ha pensato l’Ikea, il colosso svedese dei mobili. Questa mattina il taglio del nastro con la sindaca Valeria Mancinelli e l’assessore ai Servizi Sociali Emma Capogrossi. «Per riuscire a fare le cose occorre tempo - ha detto la sindaca - oggi il risultato c’è. È frutto di una collaborazione, un segnale forte che pubblico, privato e terzo settore sono insieme per fronteggiare un problema rispetto al quale i numeri purtroppo parlano chiaro». Il centro lascerà la vecchia struttura di via Cialdini, che il Comune destinerà ad altri, per un appartamento di 130 metri quadrati. Lì continuerà l’accoglienza di donne e ragazze che chiederanno aiuto e anche un supporto legale e psicologico. «Ce l’abbiamo fatta - ha commentato l’assessore Capogrossi - il sociale è sempre al centro di questa amministrazione e negli ultimi anni la nostra attività si è rafforzata per far fronte alle grandi difficoltà che stiamo vivendo».

I dati. Dal 2019 al 2021 sono state 407 le richieste di aiuto arrivate. «Sono state 139 nel 2019, 133 nel 2020 e 135 nel 2021 - ha illustrato l’avvocato Roberta Montenovo, Predidente di “Donne e Giustizia” -. Un trend stabile in tre anni. Un aumento lo registriamo quest’anno perché al 31 agosto siamo già a 96 casi, mentre lo scorso anno, sempre alla stessa data, eravamo a 86 richieste. Dieci in più per noi sono tante. In percentuale sono più italiane che straniere e l’età si abbassa, è una fascia sempre più giovane. Arrivano anche 20enni maltrattate dai fidanzati, un segno che denunciano prima». Al centro, che è al fianco anche delle forze dell’ordine, si danno informazioni, si ascolta e si dà supporto. «Lo spazio in più era fondamentale - ha osservato Montenovo - perché anche noi che operiamo abbiamo bisogno di supporto e di essere sostenute per questo faremo anche formazione nella nuova sede». La formazione sarà curata dalla psicologa e psicoterapeuta Margherita Carlini. «Costruire una vita migliore per la maggioranza delle persone è la visione che da sempre guida IKEA - ha detto Davide Niemejer, specialista della sostenibilità – questa collaborazione nasce dal concetto di casa come luogo sicuro che è la nostra visuale».

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