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Cronaca

Carrefour, Regione con i sindacati: «Cassa integrazione di 12 mesi e riutilizzo del sito»

L'incontro tra sindacati e Regione sul caso Carrefour di Camerano. Il punto vendita ha ribadito l'intenzione di chiudere i battenti: al via la trattativa sugli ammortizzatori sociali

Cassa integrazione in deroga per almeno 12 mesi per i lavoratori del Carrefour di Camerano prossimo alla chiusura. E’ quanto chiesto all’azienda dall’assessore regionale al lavoro Stefano Aguzzi nell’incontro che si è tenuto alla presenza delle sigle sindacali a Palazzo Raffaello. Il 31 marzo l’ipermercato dell’Aspio chiuderà i battenti e mentre nel piazzale di Palazzo Raffaello i dipendenti si riunivano stamattina in sit-in (GUARDA IL VIDEO) sotto le bandiere di Filcams Cgil, Fist Cisl e UilTucs Uil, nella sede della Giunta si discuteva della posizione della Regione. Al tavolo l’assessore al lavoro Stefano Aguzzi, Fabrizio Bontà (Uiltucs Marche), Selena Soleggiati (Fist Cisl Marche) e Carlo Cotichelli (Filcam Cgil Ancona) oltre al sindaco di Camerano Annalisa Del Bello

La Regione

«Come Regione, insieme al presidente Acquaroli, ho chiesto con forza che ci siano garanzie precise per u lavoratori, mi riferisco alla Cassa Integrazione in deroga per ameno 12 mesi- ha detto Aguzzi al termine dell’incontro- su questo diamo la nostra disponibilità a partecipare al tavolo di trattative che si aprirà con il  Ministero e con la proprietà. Proprietà- aggiunge l’assessore- che si è presa impegno a chiedere questo ammortizzatore e che personalmente verificherò. C’è poi la ricerca della ricollocazione del personale, per la quale la Regione si farà carico attraverso propri uffici tramite le politiche di ricollocazione. Voglio pensare anche alla disponibilità per un riutilizzo di quel sito che logisticamente è molto interessante per una futura riattivazione». «Dopo 18 anni di presenza nelle Marche riteniamo che Carrefour debba pensare seriamente ad abbandonare una regione intera con cui c’è stato un percorso reciproco- ha detto il presidente Francesco Acquaroli- abbiamo già chiesto all’azienda di ripensarci in virtù del momento, siamo in piena pandemia mondiale. Abbandonare ora sarebbe un atto ingiusto verso i lavoratori e la comunità». 

I sindacati 

«Non vogliamo assistenzialismo, siamo un popolo laborioso. Con la disponibilità della Regione ad aiutarci nel cercare un ammortizzatore sociale abbiamo fatto il primo passo, ma si è creata anche l’occasione per parlare seriamente di cessione del punto vendita a un altro interlocutore- ha detto Selena Soleggiati- vogliamo salvaguardare anche il sito produttivo che le Marche non possono permettersi di perdere. Non possiamo accettare supinamente la chiusura, soprattutto in questo modo repentino». Carlo Cotichelli: «Non parliamo solo della crisi di Carrefour, il tema è trovare l’ammortizzatore sociale per la ricollocazione in tutti i 9mila metri quadrati, perché sappiamo che una volta chiuso Carrefour verrà dietro tutta la galleria commerciale». Fabrizio Bontà: «Da oggi inizia una trattativa per avere un futuro, questa partita deve avere una storia diversa rispetto a quella appena conclusa con Xpo dove 100 persone sono andate a casa». In corso nella sede dell’Aspio il vertice tra sindacati e azienda.

«Avete rischiato in prima persona»

Il sindaco Del Bello ha ringraziato i lavoratori: « Siamo marchigiani, sappiamo fare tantissimo. Ci tireremo sù le maniche e ripartiremo da capo, ma voglio ringraziarvi per il lavoro che avete fatto in questo anno di pandemia- ha detto il primo cittadini- vi siete spesi per la comunità rischiando in prima persona la vostra vita in questo momento difficile». 

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