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Cronaca Jesi

Arrivano in città con una carovana nomade, erano stati condannati per truffa: arrestati

Il tutto ebbe origine nell'ottobre del 2014 quando in una villetta di Ricò, frazione di Meldola, si presentò una coppia distinta e affabile, poi rivelatasi una coppia di truffatori

Erano ricercati per una condanna a due anni di carcere. I carabinieri di Jesi li avevano controllati in città all’arrivo di una carovana di nomadi. Poche ore dopo il 53enne è finito in carcere ad Ancona e la donna a Pesaro perché, nel frattempo, i due erano ricercati dai carabinieri della compagnia di Meldola (Forlì-Cesena). Per questo i militari romagnoli sono arrivati nella provincia dorica e li hanno arrestati per portarli in carcere. E’ quanto accaduto giovedì scorso.

I FATTI. Il tutto ebbe origine nell’ottobre del 2014 quando in una villetta di Ricò, frazione di Meldola, si presentò una coppia distinta e affabile: lei si presentò come infermiera sostenendo di essere stata mandata dall’Ausl per un servizio a domicilio. L’anziana inizialmente non abboccò, ma non rifiutò la richiesta di andare in bagno e così, mentre lui distraeva la proprietaria di casa, lei ripuliva la sua camera da letto, portando via gioielli e orologi per migliaia di euro di valore. La coppia di malviventi,  controllata dagli stessi carabinieri alcuni giorni prima, venne comunque individuata, sia attraverso il veicolo sia attraverso il precedente controllo documentale, ed infine attraverso riconoscimento fotografico. Fatti per cui i duei, 53 anni l’uomo e 52 la donna, nomadi italiani della zona di Noto (Siracusa), sono stati condannati. E proprio mentre al comando di Meldola era giunto l’ordine di cattura nei confronti dei due irrintracciabili, ecco che dalle banche dati delle forze dell’ordine è emerso che proprio il giorno prima i carabinieri di Jesi li avevano controllati all’arrivo di una carovana di nomadi.

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