Cellulare infilato nelle parti intime, detenuto scoperto: «Telefonavo solo ai miei figli»
Il 40enne, condannato per furti e rapine, è stato denunciato a Montacuto dagli agenti della Polizia Penitenziaria: indagini in corso
Un cellulare infilato nelle parti intime: l’hanno scoperto gli agenti della Polizia Penitenziaria di Ancona che hanno denunciato un detenuto 40enne, d’origine padovana, rinchiuso nel carcere di Montacuto per una serie di reati che vanno dal furto alle rapine. Dall’indagine condotta dai poliziotti, guidati dal comandante Nicola De Filippis, è scaturito il blitz di ieri nella cella del detenuto che è stato sottoposto ad una radiografia e a un’ispezione: aveva nascosto il microcellulare, marca L8 Star, di piccolissime dimensioni, in un orifizio intimo.
«Lo usavo per tenermi in contatti con i miei figli», si è giustificato il 40enne che è stato trasferito di recente ad Ancona per essere stato tra i promotori della rivolta nel carcere di Ferrara e che era già noto per aver adottato il medesimo “trucco” in altri istituti penitenziari. Il micro cellulare è stato sequestrato ed è in corso un’indagine della Procura per capire il reale uso che ne faceva. In passato, infatti, a Montacuto sono stati scoperti altri detenuti che, attraverso telefonini occultati, comunicavano con l’esterno per coordinare attività illecite.