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Cronaca Frazione Montacuto

Carcere e alloggi fatiscenti, scatta la protesta degli agenti di Polizia Penitenziaria

Il sindacato della Polizia Penitenziaria Cosp ha chiesto che i pagamenti degli alloggi siano sospesi, ma il direttore del carcere di Montacuto ha risposto che non si può perché è un atto dovuto dell'amministrazione centrale

Agenti di Polizia Penitenziaria obbligati a pagarsi gli alloggi all’interno delle carceri dove prestano servizio e condizioni fatiscenti non solo delle caserme ma anche dell’area carceraria. Quello che era già emerso a metà gennaio da un approfondimento di Ancona Today, è scaturito oggi nel presidio di una decina di agenti della Polizia Penitenziaria appartenenti al COSP (Coordinamento sindacale Penitenziario) davanti alla casa circondariale di Montacuto. A farsi portavoce della questione è stato il segretario generale nazionale del Cosp Domenico Mastrulli, che ha incontrato il direttore del carcere Santa Lebboroni. «Abbiamo nuovamente chiesto al direttore la sospensione del pagamento delle caserme - ha detto Mastrulli - Ma lei ci ha risposto che non è possibile fare altrimenti perché è un atto dovuto imposto dall’amministrazione centrale. Prendiamo atto e le contestiamo che la stessa legge impone il pagamento solo nel caso in cui vengano rispettate tutti i parametri di vivibilità». Già, perché è vero che la legge impone il pagamento di un forfettario agli agenti che usano le caserme, ma è pur vero che la stessa legge esonera gli agenti dal pagamento dove le condizioni di vivibilità siano inferiori a quelle di un albergo a 2 stelle. 

ALLOGGI FATISCENTI AL CARCERE DI MONTACUTO

Dunque il punto della questione è: in che condizioni è il carcere di Montacuto? Molte parti di quelle stanze e parte dei corridoi hanno le mattonelle saltate, tubi che perdono, finestre spaccate, c’è umidità, muffa nelle stanze, a volte sprovviste anche di bidet. Non solo perché dopo la visita odierna del Cosp, Mastrulli parla anche di «plafoniere vecchissime, sistema antincendio fuori uso, un ascensore non funzionante da 5 anni, stanze non pitturate, muri lesionati, odore di muffa e intonaco cadente. Per cui bisogna intervenire subito». Non solo perché il sindacato punta anche il dito contro il sistema di immobilismo dei dirigenti penitenziari: «Secondo il Cosp il direttore delle carceri di Montacuto e Ascoli Piceno è datato nel tempo perché è lì da quasi 20 anni - ha concluso Mastrulli - Serve un’urgente rivisitazione per una mobilità dei dirigenti penitenziari, la cui cristallizzazione fa scemare la ricerca di rinnovamento e trasformazione». Il tutto in una già complicata situazione delle carceri, al punto da minare la serenità del lavoro della Polizia, come della garanzia di una corretta rieducazione della popolazione detenuta. 

PRESIDIO DEL COSP AL CARCERE DI MONTACUTO

Un fatto che arriverà anche all’attenzione del Ministero di Grazia e Giustizia proprio tramite una missiva del sindacato di polizia. Ma che arriverà anche ai vertici della politica nazionale perché il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gianni Maggi, presente oggi insieme al sindacato, ha già fatto sapere che interesserà i colleghi del Parlamento. «I fondi non ci sono e le condizioni del carcere sono quelle che conosciamo tutti - ha detto Maggi - Ma le carceri sono da ristrutturare. Non ci sono solo problema degli alloggi e di disponibilità di divise. C’è anche il problema della sicurezza per cui, anche attraverso nostri parlamentari, faremo pressioni perché si affronti questo discorso». 

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