Ostra Vetere, ladro ucciso dai carabinieri: due indagati

Sono stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo i due carabinieri che, domenica 1 febbraio, hanno aperto il fuoco contro il Suv su cui stava fuggendo un gruppo di banditi. Dalle pistole dei militari é emerso che a sparare sono stati in due perché due erano le pistole da cui mancavano alcuni proiettili. Da una ne mancavano 4 mentre dall’altra ne mancava solo 1. E proprio uno di quei proiettili avrebbe ucciso K. X., 24 anni di origini albanesi che, dopo 4 giorni di agonia al reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale di Torrette, è morto. 

Un’inchiesta che, va detto, è un atto dovuto per la Procura anconetana. Ora il fascicolo dell’indagine sui fatti di quella sera è sulla scrivania del pm Mariangela Farneti, impegnata con la massima priorità a capire dettagliatamente la dinamica dei fatti. Intanto, dai risultati dell’autopsia del medico legale Adriano Tagliabracci, una cosa è risultata certa. L’albanese è stato colpito alla nuca, vicino all’orecchio, da un proiettile che arrivava da dietro. Del resto anche l’auto è stata colpita in 3 parti, tutte posteriori: il lunotto, il parafango e la ruota. Dunque saranno le indagini a poter spiegare con massima precisione quando siano stati esplosi quei proiettili. Mentre l’auto era in fuga? O mentre stava per investire in retromarcia uno dei militari accorsi sul posto? Domande che potrà fugare solo la perizia balistica, attesa per le prossime settimane. 

E mentre le indagini vanno avanti, il mondo politico, ma anche quello della società civile, si è mobilitato per sostenere ed esprimere piena solidarietà ai carabinieri che, quella sera, sono intervenuti per fermare l'ennesima rapina in appartamento. Sabato, lungo le vie di Ostra Vetere c'è stata anche una manifestazione della Lega Nord Marche.