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Cronaca Stazione

Check in stazione, treni e pullman presidiati per il controllo del super Green pass

Forze dell'ordine e operatori delle Ferrovie al lavoro per il rispetto delle normative anti Covid-19 aggiornate

Super Green pass sui mezzi pubblici: da oggi chi vuole salire a bordo deve seguire le nuove regole. E così questa mattina pendolari e studenti hanno presentato i loro certificati a forze dell'ordine e personale delle ferrovie italiane impegnati alla stazione ferroviaria di Ancona. Oltre alla mascherina Ffp2, infatti, per salire su bus e treni occorre il Green pass rinforzato che si ottiene sottoponendosi ad almeno una dose di farmaco anti-Covid mentre la prova di un tampone negativo non sarà più sufficiente.

Controlli del super Green pass alla stazione

In piazza Rosselli dalle prime ore del mattino i militari hanno svolto i controlli chiedendo di esibire la documentazione. Tranne in un caso in cui un ragazzo è stato trovato in possesso di Green pass scaduto e mascherina chirurgica (anziché Ffp2) a bordo di un autobus cittadino e per questo è stato multato, gli anconetani si sono dimostrati ligi alle regole. Idem per il check al binario ovest. Il treno regionale in partenza per Piacenza, notoriamente affollato di lunedì, è stato vagliato dal personale ferroviario. Prima di entrare, i passeggeri si sono messi in fila vicino alla linea gialla per il controllo del certificato verde. «Meno male ci sono questi controlli - dice Gabriele, un ragazzo in partenza - con tutti i contagi che stanno aumentando è necessario porre delle regole». Un altro passeggero commenta: «Secondo me è giusto che ognuno faccia ciò che vuole, ma credo che una protezione in più non faccia mai male. Faccio l'università e il Green pass mi serve tutti i giorni. Da oggi poi ancor di più». Un'insegnante in attesa di prendere l'autobus per Torrette ha un'idea diversa e disincantata della situazione: «Mi dispiace ma questa non è la soluzione. Sono abruzzese ma vivo qui da tre anni. Ho sempre viaggiato con i mezzi pubblici e, nonostante le regole, tutti fanno come vogliono. La settimana scorsa sono capitata durante un controllo. La gente è scappata letteralmente dall'autobus, i bambini si sono nascosti e sono rimasti i pochi rispettosi delle regole». 

Le verifiche annunciate nei giorni scorsi si sono svolte regolarmente come da programma. Impresa non semplicissima per Conerobus che avrebbero 41 dipendenti assenti (circa il 10% rispetto alla forza lavoro complessiva) per via della quarantena o perché in ferie e non vaccinati. Per garantire dunque controlli ed efficienza sulle linee più affollate si è deciso di tagliare alcune corse serali. In generale gli utenti si sono dimostrati collaborativi e rispettosi delle regole. «Un sacrificio necessario - dice Ivan, universitario al quinto anno - per il bene comune e per uscire presto da questa situazione».

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