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Al lavoro anche nel festivo, ecco chi ha vegliato sulla notte di San Silvestro

Tutti interventi di primo soccorso a cui gli operatori della centrale operativa del 118 rispondono con competenze, organizzazione ma soprattutto umanità

C’è sempre qualcuno dietro le quinte della macchina dei soccorsi. Un ingranaggio che non si ferma mai, soprattutto nella notte di Capodanno quando un team di medici e infermieri lascia le proprie famiglie per coordinare i mezzi di pronto intervento che, nella notte appena scorsa, hanno avuto il loro bel da fare. A partire dall’intervento in piena notte alla Baraccola, dove un malore ha colpito una donna anziana poi deceduta. Sul posto è intervenuta l’automedica e l’ambulanza della Croce Rossa di Ancona, ma a guidare quelle persone c’erano gli operatori del 118 di Ancona. Sono loro la regia di chi prova a salvare vite. 

Sono loro a prendere su la primissima telefonata, quella di chi chiede disperatamente aiuto. E nella scorsa notta ce ne è stata di paura se si pensa che in tutta la provincia si sono registrati due feriti dovuti ai botti di fine anno, uno ad Osimo ed uno nel capoluogo. Entrambi adulti sono rimasti feriti uno ad una mano e l'altro al volto, con una prognosi tra i 5 ed il 7 giorni. Poi la lunga notte della Croce Rossa di Ancona intervenuta per soccorrere 5 anziani per vari tipi di malori, per fortuna senza conseguenze. Lavoro anche per i volontari della Croce Gialla intervenuti per un abuso etilico e un malore non grave all’interno di una moschea. E poi un ferito grave in un incidente stradale nel fabrianese.

Tutti interventi di primo soccorso a cui gli operatori della centrale operativa del 118 rispondono con competenze, organizzazione ma soprattutto umanità. 

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