Terremoto, strali di Cantone sulla Regione: «Nessun controllo, rischio corruzione»
L'Anac lancia l'allarme sui subappalti della ricostruzione e scrive a Palazzo Raffaello ma anche al Consiglio dei Ministeri e al Ministero delle Infrastrutture
La ricostruzione post sisma finisce nel mirino dell'Autorità Nazionale Anticorruzione con il presidente Raffaele Cantone a lanciare l'allarme sui mancati controlli da parte della Regione Marche per quanto riguarda i subappalti. Il magistrato già nei mesi scorsi aveva sollecitato le Marche, ma anche le altre regioni coinvolte, nell'effettuare controlli puntuali riguarda ad appalti e subappalti. Controlli che, stando all'Autority, non sarebbero stati fatti. Per questo Cantone nei giorni scorsi ha riscritto alla Regionei ma anche alla Presidenza del Consiglio dei Ministeri e al Ministero delle Infrastrutture.
Il rischio, secondo Anac, è quello che gli appalti milionari nascondano il malaffare. Aziende legate alla criminalità organizzata che non figurano nell'appalto principale. Oppure dipendenti che lavorano pur non essendo assunti da chi aveva i requisiti per aggiudicarsi i lavori. «Le cautele non sono state seguite – le parole di Cantone riportate dal quotidiano Repubblica - Così si incrementa il pericolo di infiltrazioni criminali». Sempre l'Anac, nei mesi scorsi, aveva sottoscritto un protocollo d'intesa con la Procura generale di Ancona per un ascambio informativo e ispezioni mirate nei cantieri.
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