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Cronaca Osimo

Osimo, un cacciatore spara vicino la casa di una famiglia: il cane ferito non è operabile

Ora Queena, questo il nome del cane ferito, si trova sotto le cure del veterinario senza riuscire a deambulare con le zampe posteriori. Nel suo corpo, dalla coda fino al collo, ci sono centinaia di piccolissimi pallini di piombo che hanno lacerato muscoli e organi

Accompagnano il figlio a prendere l’autobus per andare a scuola e quando rientrano trovano il loro cane davanti al cancello di casa, a terra, sofferente, ferito nella parte posteriore da uno, forse due colpi di fucile a piombini. A pochi metri da lì c'è un cacciatore che, in un attimo, richiama il suo segugio e se ne va. Ci sarebbero pochi dubbi su quanto accaduto sabato mattina intorno alle 7:00 al cane di Alessandro Maria Fucili, mediatore familiare di 50 anni, residente insieme allamoglie Gemma e al figlio nelle campagne di San Biagio d’Osimo. Queena, il loro pastore tedesco femmina di 9 anni, é stata colpita e a sparare sarebbe stato un cacciatore, notato proprio da Gemma a nemmeno 10 metri di distanza dall’ingresso della loro proprietà, mentre scopriva il suo animale ferito.

Ora Queena si trova sotto le cure del veterinario senza riuscire a deambulare con le zampe posteriori. Nel suo corpo, dalla coda fino al collo, ci sono centinaia di piccolissimi pallini di piombo che hanno lacerato muscoli e organi. Non è operabile e il veterinario sta adottando una terapia contenitiva. Ma nel frattempo il 50enne di Osimo ha denunciato tutto al Corpo Forestale dello Stato con la speranza che venga identificato il responsabile: «Che Queena sia volta alla morte è ormai sicuro - spiega sconsolato Fucili - Ma la cosa più inquietante è che sia successo a due passi dalla mia proprietà perché noi abbiamo una produzione di Goji che è simile ad una vigna, per cui è evidente che il cacciatore non solo ha sparato a ridosso di casa, ma anche nella stessa direzione. Voglio sapere chi è stato perché una persona così, che spara ad un animale nei pressi di una casa e se ne va come se nulla fosse, magari facendo anche l’insofferente, è pericolosa. Voglio dire che ci sono cacciatori responsabili, ma anche cacciatori palesemente pericolosi e visto che non è la prima volta che succede una cosa del genere, questa volta vado fino in fondo». 

Sì, perché alcuni anni fa era successa una cosa simile ad un altro pastore tedesco della famiglia osimana. Erano in giardino quando videro un cane da caccia correre in contro al loro, poi lo sparo e anche in quell’occasione c’era un anziano cacciatore che imbraciava il fucile, ma quella volta il cane fu più fortunato perché i piombini gli forarono le orecchie.

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