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Cronaca

Bullismo ed esaltazione sui social: «Serve approccio lucido, non solo allarmistico»

L'avvocato Matteo Pignocchi è intervenuto sulla tematica parlando di approccio e percorso educativo

Bullismo e social. Un binomio che, purtroppo, ha assunto connotazioni molto pericolose nel tempo. Gli ultimi mesi hanno raccontato, spesso e volentieri, episodi di microcriminalità esaltati sulle varie piattaforme (Instagram e Tik Tok più di Facebook) quasi ad innescare inevitabilmente fenomeni di emulazione in negativo. Con l'avvocato civilista Matteo Pignocchi abbiamo affrontato la tematica dedicandoci, perlopiù, ad un discorso di approccio che spesso viene tralasciato o comunque sottovalutato:

«Ogni generazione ha avuto il proprio conflitto sociale. Quella attuale, secondo quella che è la mia visione, ha evidenziato vari tipi di comportamenti che vanno affrontati con lucidità e non solo con allarmismo. Le questioni legate al Cyberbullismo, ad esempio, sono strettamente intersecate con il discorso dei social, uno strumento che viene messo a disposizione senza un’adeguata istruzione. Più che gli avvocati, il percorso educativo dovrebbe essere affidato a psicologi ed altri esperti che sanno sicuramente come meglio intervenire. Dovendola semplificare, bisogna arrivare ad un approccio più lucido e razionale».

Dal punto di vista legale la strada è facilmente tracciabile: «Bisognerebbe far capire a questi ragazzi le conseguenze dei loro gesti. Conseguenze che pagano tutti, dai colpevoli alle vittime senza distinzioni. Il penale, il civile si portano dietro anche risolti economici perché le bravate costano. A tal riguardo i risarcimenti in questione sono molto alti. Il danno più grosso, tuttavia, resta a livello mentale perché lo shock difficilmente si supera. La scuola in questo, a livello educativo, può fare tanto».

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