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Cronaca Le Grazie / Via Camerano

Esce da scuola, non vede la buca nascosta dalle foglie: cade e si frattura il braccio. Il comitato alza la voce sul degrado

Il comitato Ankon Nostra contro il degrado del quartiere: «Comune indifferente, ora facciamo da noi»

ANCONA - Si frattura cadendo in una buca, la corsa al Pronto Soccorso per una donna. L’infortunio, raccontato da Ankon Nostra, è accaduto ad una collaboratrice scolastica dell’asilo Sabin, la quale, al termine dell’ orario di lavoro, scendeva le scale che da Via Camerano conducono a Via Torresi. Nell’attraversare la strada ha poggiato il piede proprio su una buca, invisibile poiché ricoperta dal fogliame, finendo per cadere rovinosamente sulla strada. La corsa al Pronto Soccorso e la successiva diagnosi  di “frattura del Radio e dell'Ulna al braccio”. Non è la prima volta che una persona cade per colpa di strade e marciapiedi sconnessi e questo non è più tollerabile. 

«Rispetto a dieci anni fa il quartiere è sprofondato nel degrado, dicono commercianti e residenti, per mancanza di manutenzioni e attenzioni, il commercio ne soffre ed alcune attività hanno abbassato le saracinesche- scrive il comitato in una nota- scalinate, strade e marciapiedi trascurati, scuole a regime ridotto, capannoni e case abbandonate, con immondizia ed animali, che nei mesi scorsi erano stati occupati, poi sgomberate dalle Forze dell’Ordine. Nel Largo Staffette Partigiane l’area bambini ha solo la metà dei giochi perché il Comune non ha sostituito quelli vandalizzati, mura deturpate con imbrattamenti, offese e parolacce, zone buie senza lampioni e telecamere di sicurezza dove è sorta anche una discarica con addirittura uno scooter abbandonato (e per ben due volte segnalato alla Polizia Locale), il campetto da basket senza canestri e con panchine rotte. Ancora, giardino di Via Camerano abbandonato, sporco e meta di frequentazioni pericolose grazie al buio per mancanza di illuminazione. Non è normale che il Comitato di Via Torresi, che ha dovuto penare negli ultimi anni per avere un briciolo di attenzione dal Comune, sia stato costretto per farsi sentire ad organizzare petizioni popolari, proteste con lenzuola dai balconi, inviare decine di solleciti, chiamare la stampa, andare dal Prefetto e dal Questore i quali hanno garantito la presenza delle Forze dell’Ordine. Disponibilità di alcuni assessori si ma interventi sul degrado zero». 

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«Vista la situazione di indifferenza dell’Amministrazione il Comitato di Via Torresi ed Ankon nostra hanno coinvolto altre Associazioni ed Operatori commerciali del Largo Staffette Partigiane per ritinteggiare le mura della piazzetta e coprire insulti a carattere etnico e sessuale a proprie spese. “E’ assurdo, siamo arrivati al punto in cui ci costringono a fare da soli. Abbiamo chiesto l’autorizzazione a procedere al Comune, visto che esso non lo fa ma fino a che non installeranno le telecamere e i lampioni a scopo dissuasivo difficilmente la situazione sarà risolta alla radice». 

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