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Cronaca

È morto Bruno, il clochard che viveva in roulotte. La sua cagnolina è rimasta sola

Il senzatetto è deceduto ieri poco prima dell’alba. Era stato trovato in cattive condizioni di salute. L’uomo aveva solo il sostegno di due associazioni di volontariato, City Angels e RiBó

ANCONA - Bruno non ce l’ha fatta. Ieri mattina è morto il senzatetto di 83 anni che era finito a vivere al freddo in una roulotte di Posatora. Adesso si cerca un padrone urgente per la sua cagnolina Bea. Bruno e Bea erano due storie parallele e legate tra loro. Bruno era originario del Veneto, di cognome faceva Eccheli. La vita non era stata gentile con lui e trovatosi in difficoltà economiche era finito a vivere per strada. 

La sua dimora ultimamente era una roulotte, in un parcheggio a Posatora. Ad allietare le sue giornate c'era la cagnolina Bea a cui era legatissimo. Un mese fa era stato portato in ospedale perché le sue condizioni di salute erano precarie e non poteva più vivere cosi. L’uomo era stato trovato in cattive condizioni igieniche. È morto all’ospedale di Torrette dove era stato ricoverato. Era seguito solo da due associazioni di volontariato, i City Angels e RiBó. I City Angels, con la coordinatrice Patrizia Guerra, avevano lanciato un appello chiedendo l’intervento delle istituzioni per aiutare il clochard. È sopraggiunta prima la morte. Al parcheggio dove viveva, tempo fa, era intervenuta anche la polizia perché sembrava che c’era chi si approfittasse di lui e della sua pensione con cui riusciva a mangiare. Ma gli agenti non avevano ravveduto pericoli però anche loro avevano segnalato la situazione al Comune. Adesso si cerca sostegno per organizzagli il funerale. Si cerca urgentemente anche un nuovo padrone per la sua cagnolina Bea a cui era legato.

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