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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Jesi

Bottiglia incendiaria davanti la Cgil, ipotesi gesto dimostrativo: l'esito dei primi esami

Intanto la polizia e la digos di Ancona stanno svolgendo tutti gli accertamenti del caso per individuare i responsabili

Un atto dimostrativo più che una reale intenzione di nuocere. Dai primi esami eseguiti sulla bottiglia incendiaria trovata davanti alla sede della Cgil di Jesi, sembrerebbe che l"ordigno' non avesse una reale "potenza lesiva" e che, anche se acceso, con ogni probabilità non avrebbe provocato danni. Nella bottiglia infatti c'era una modesta quantità di liquido, che ora sarà analizzato per verificare che si tratti realmente di una sostanza infiammabile. La polizia e la digos di Ancona stanno svolgendo tutti gli accertamenti del caso per individuare i responsabili. La bottiglia, che appunto conteneva liquido, aveva uno stoppino che era stato acceso ma che si è spento ed è stata trovata nei pressi della sede da un passante che ha avvisato la polizia.

La vicinanza di Acquaroli

«Ho appena telefonato alla segretaria della Cgil Marche, Daniela Barbaresi. A lei ho espresso solidarietà per quanto è accaduto questa mattina a Jesi, dove è stata ritrovata una bottiglia incendiaria davanti alla sede della Cgil. L’espressione del dissenso e delle diverse opinioni non deve mai sfociare nella violenza e in atti intimidatori che non sono mai giustificabili da qualsiasi parte essi provengano. Il clima di tensione che si sta istaurando nel nostro Paese, che ci riporta alla mente periodi bui a noi lontani, devono farci pensare e devono rafforzare la coesione e l’unità delle istituzioni democratiche contro chiunque voglia metterle in discussione. Abbiamo piena fiducia nel lavoro degli inquirenti affinché possano individuare quanto prima gli autori di questo gesto gravissimo, per consegnarli alla giustizia».

Fratelli d'Italia

«Esprimiamo solidarietà alla CGIL di Jesi e netta condanna per l’accaduto di questa mattina, con una molotov artigianale ritrovata nei pressi della sede locale del sindacato. Fratelli d’Italia è da sempre contro ogni forma di violenza, un conto è il dibattito anche acceso e un conto sono atti criminali che sono incompatibili con la democrazia e la libertà. Ci auguriamo che i responsabili siano individuati e puniti al più presto». Questo quanto dichiara Emanuele Prisco, commissario regionale di FdI Marche, insieme alle deputate marchigiane di FdI Lucia Albano e Rachele Silvestri.

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