ANCONA - Se ne è andata di casa per vivere dalla madre. Ha voluto lasciare la casa al figlio sperando che tornasse sui binari di una vita regolare. Nulla da fare. Il rapporto conflittuale non si è mai risolto. Il 30enne, secondo quanto ricostruito dalla divisione Anticrimine della polizia, ha proseguito con violenze fisiche e psicologiche verso il genitore.
Botte, insulti e non solo che perduravano da tempo e a volte anche per richieste di soldi. Alla fine la donna si è rivolta alla polizia, che ha aperto l’istruttoria nei confronti del 30enne con l’accusa di maltrattamenti. Un’ipotesi di reato per la quale non c’è comunque bisogno che sia la stessa parte offesa a denunciare: a differenza dello stalking, infatti, chiunque sia a conoscenza di una situazione come quella specifica può segnalare alle forze dell’ordine e far attivare l’iter giudiziario. L’ammonimento impone al 30enne di interrompere ogni tipo di contatto con la madre. Da inizio anno sono stati 19 i provvedimenti di questo tipo istruiti dalla divisione Anticrimine, diretta dal Vice Questore Marina Pepe. Il questore di Ancona, Cesare Capocasa: «Esserci Sempre” è anche rispondere in maniera efficace alle istanze rivolte alle forze dell’ordine, come nel caso dei maltrattamenti o della violenza domestica, affinché ciascuna Donna possa avere il diritto di vivere senza condizionamenti o limitazioni».