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Cronaca

La procura impugna il dissequestro: Bonci non può patteggiare

ll geometra è accusato di corruzione aggravata insieme a 5 imprenditori. L'udienza di lunedì potrebbe essere rinviata. Ecco come mai

Caso Bonci, la Procura ha impugnato la decisione del tribunale del Riesame che a maggio aveva dato l'ok a dissequestrare i 33mila euro necessari all'ex dipendente comunale per poter risarcire l'amministrazione dorica. Così facendo si allontana il patteggiamento per il geometra accusato di corruzione aggravata insieme a 5 imprenditori per aver pilotato appalti di lavori pubblici verso ditte a lui vicine.

Sì perché il sostituto procuratore Ruggiero Dicuonzo ha firmato l’impugnazione dell’atto e la questione verrà discussa il prossimo 28 settembre. Lunedì prossimo, invece, era prevista l'udienza preliminare ma è probabile che si vada verso un rinvio, almeno fino alla pronuncia della Cassazione. Senza quella cifra Bonci non potrebbe patteggiare perché i soldi servono a risarcire l'amministrazione del danno. Per l'ex dipendente sarebbe stata stabilita una pena di due anni e mezzo di carcere. L’udienza era stata fissata anche per decidere in merito ai patteggiamenti chiesti da due dei cinque imprenditori finiti sotto inchiesta, Marco Duca di Cupramontana e Carlo Palumbi di Teramo e sul rinvio a giudizio o meno degli altri tre imprenditori che non hanno fatto richieste di riti alternativi: Moreno Ficola di Osimo, Tarcisio Molini di Treia e Francesco Tittarelli di Offagna. 
 

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