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Cronaca

Blitz dei giostrai in Comune ed è ancora fumata nera, oggi nuova protesta

Dopo alcuni minuti di tensione sono intervenuti i poliziotti della Digos di Ancona che hanno monitorato la situazione e hanno fatto da mediatori tra i giostrai e l'amministrazione comunale, che alla fine ha incontrato un rappresentate dei lavoratori

Blitz dei giostrai di Ancona ieri a Palazzo del popolo. L’obiettivo? Fare pressioni sulla giunta comunale perché questa riconosca loro un posto in pieno centro dove poter montare le giostre in occasione della ormai imminente fiera di San Ciriaco. Dunque siamo alle solite. I giostrai chiedono di poter lavorare nel cuore della manifestazione, magari in piazza Cavour o Pertini. Per l’amministrazione ci sono 3 opzioni indiscutibili: Mandracchio, parcheggio dello stadio Del Conero, piazza d’Armi.

E così ieri è stata un’altra giornata di protesta e tensione. Soprattutto dopo l’incontro della settimana scorsa quando la discussione tra i giostrai e il sindaco Valeria Mancinelli si era trasformata in rissa verbale, con tanto di intervento di carabinieri. E ieri la Mancinelli, come anche l’assessore Pierpaolo Sediari, non ne ha voluto sapere di parlare con i giostrai. «Non c’è più niente da dire. Le ipotesi sono quelle note e fine del discorso» ha detto seccamente il sindaco prima di lasciare il palazzo. Ma questa volta i lavoratori erano molto determinati e sono rimasti lì ad “occupare” il primo piano, mentre al primo piano arrivavano anche gli agenti della Digos per tenere sotto controlla la situazione. «Noi ci eravamo anche resi disponibili a dividerci una giostra in due o 3 famiglie pur di lavorare - ha detto Gemma Medini - Insomma noi vogliamo far capire che abbiamo bisogno di lavorare se no noi siamo rovinati. Ma il sindaco ha detto che non ci torna indietro. Noi siamo anconetani e lavoriamo qua e il sindaco non può scambiare il Comune per un tribunale». I lavoratori in protesta sono arrivati intorno alla metà mattinata e dopo ore di attesa, un rappresentate dei giostrai è stato incontrato privatamente dall’assessore Stefano Foresi sotto la supervisione degli agenti della digos, coordinati dal dirigente Margherita Furcolo.

L’incontro è finito dopo le 14:00 con le urla del giostraio che se ne andava indispettito. «Dovevamo organizzarci prima per bloccare il centro con i nostri camion» grida qualcuno. Ma è inutile. Oggi i giostrai torneranno. Torneranno finché l’amministrazione non accontenterà le loro richieste. 

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