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Cronaca

Bilancio di fine anno, i commercianti esultano: «Soddisfatti, ma lontani dai livelli pre-pandemia»

Accantonate le restrizioni dei decreti covid, quest’anno ha inciso il caro vita sugli acquisti. La spesa media pro capite si è abbassata, ma l’elevata affluenza ha comunque permesso ai commercianti di mettere in cascina l’incasso di Natale

ANCONA - Bene, ma non benissimo. Il volume d’affari generato dagli acquisti natalizi ha sicuramente surclassato quello dei due anni precedenti macchiati da lockdown, aperture a singhiozzo e restrizioni varie. Ma siamo ancora lontani dai livelli pre-pandemia. Nonostante tutto i commercianti si dichiarano soddisfatti: «le aspettative, visto il periodo, non erano delle migliori - afferma Francesco Ragnetti, titolare insieme al fratello Giacomo dell’omonima boutique di abbigliamento - eppure devo dire che siamo andati piuttosto bene». Il raffronto con i due anni passati è fin troppo facile: «sicuramente meglio dell’anno scorso - continua il commerciante -, ci siamo avvicinati al flusso del 2019».

L’affluenza

Il BiAncoNatale in centro ha registrato il boom di presenze. Le vie dello shopping prese d’assalto, soprattutto durante i weekend. «Ma tutto quel movimento non si è poi tradotto in grandi acquisti» riferisce Christian Galeazzi, che insieme al cugino Roberto Toppi gestisce la boutique Milton. Un Natale particolare, secondo il commerciante «perchè non ci sono stati i classici giorni di riferimento - spiega - ovvero quelli in cui riesci a prevedere quale sia l’affluenza». Sono saltati gli schemi, e le ondate di acquisti hanno avuto un trend meno costante. «Di sicuro abbiamo visto un maggiore entusiasmo rispetto all’anno scorso - prosegue Galeazzi - seppure non risolve una stagione segnata dalle difficoltà economiche che hanno colpito tutti».

Il caro vita

Gli effetti dell’inflazione e del caro bollette si sono abbattuti in maniera trasversale su tutte le fasce della popolazione, andando a stravolgere abitudini e prospettive. Così anche sui regali di Natale si è visto un comportamento differente. «Sono andati per la maggiore gli accessori - afferma Andrea Masini, titolare della boutique d’abbigliamento Rama’s - solo raramente si è venduto qualche capospalla». Ciò testimonia il fatto che la capacità media di spesa si è abbassata. «In ogni caso abbiamo registrato una buona affluenza e oltre ai clienti affezionati ne abbiamo accolto anche di nuovi». Segno che le attrazioni natalizie del capoluogo hanno fatto da traino per il commercio e hanno portato in città un flusso proveniente da tutta la provincia. «Non mi sento di dire che si è tornati ai livelli pre-pandemia - sottolinea Masini -, ma il bilancio di fine anno è sicuramente soddisfacente».

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