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Cronaca Ponterosso / Via Sacco e Vanzetti

Prima la scazzottata, poi si affrontano con bastoni e sassi: rissa davanti al bowling

Alla fine sono stati tutti arrestati con l'accusa di rissa e sono stati accompagnati in carcere in attesa dell'udienza di convalida

Atteggiamento da spacconi, senza timore di provocare la reazione di qualcun altro o forse fatto a posta per cercare l’ultimo brivido di una notte brava che volge al termine. E’ così che la scorsa notte due giovani moldavi hanno trovato lo scontro con due cittadini albanesi. Tutto è nato quando i moldavi si sono rivolti a due ragazze albanesi appena arrivate nello spiazzale antistanti al locale bowling di Ancona. Ma loro erano accompagnate dai fidanzati. Erano le 3 del mattino quando i due moldavi, di 21 e 24 anni hanno cominciato ad infastidire le ragazze dei due albanesi di 20 e 26 anni. Apprezzamenti evidenti e pesanti alle due ragazze da parte dei moldavi, incuranti delle prime chiare richieste di desistere da quegli approcci molesti. Inevitabilmente gli animi si sono accesi tra le urla, insulti, parolacce, in un crescendo di minacce. Poi la violenza. I quattro hanno iniziato con spintoni, schiaffi, strattonamenti fino ad una vera e propria scazzottata. Calci e pugni, mentre dentro al locale di via Sacco e Vanzetti, qualcuno chiamava il 113.

Immediato l’intervento di tutte le Volanti disponibili che, coordinate dal vice questore Cinzia Nicolini, hanno impedito che si arrivasse al peggio. Infatti quando gli agenti sono arrivati di volata sul posto hanno visto i 4 fronteggiarsi come in un un ring. Due da una parte e due dall’altra. Subito i poliziotti hanno diviso i 4 le due fazioni trovando a terra un grosso bastone di legno e un sasso. oggetti che, secondo gli investigatori, erano stati branditi dagli albanesi e dai moldavi per intimidire l’altro gruppo etnico. I poliziotti dunque non solo hanno impedito che la situazione degenerasse, ma hanno anche evitato che i 4 potessero farsi del male. Identificati successivamente, i 4 sono regolari sul territorio nazionale e residenti nella provincia, tutti con un’occupazione lavorativa, ma con precedenti penali per reati contro la persona. Alla fine sono stati tutti arrestati con l’accusa di rissa e sono stati accompagnati in carcere in attesa dell’udienza di convalida. 

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