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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Falconara Marittima

Per togliere i rumori, addio vista mare: arriva il Grande Muro targato Rfi

Residenti sul piede di guerra dopo l’annuncio dei lavori per realizzare una barriera fonoassorbente lungo tutta la Flaminia. Comune contro le Ferrovie

Per eliminare i rumori i falconaresi dovranno rinunciare alla vista mare. Almeno quelli che vivono nelle abitazioni di più vecchia costruzione, quelle terra e primo piano, per intenderci, situate sulla via Flaminia. È in arrivo una lunga barriera fonoassorbente con la quale Rfi vuole limitare i rumori del traffico ferroviario, in ossequio a un decreto ministeriale del 2000. Un Grande Muro che dividerà la città dal mare in maniera ancor più impattante, se pensiamo alla visuale. Parliamo di un muro con base in cemento e pareti in metallo microforato per altezze che arrivano, in certi punti, anche a circa 8 metri, che partirà dall’altezza del sottopassaggio viario per Villanova e costeggerà la Flaminia per tutti i quasi 3 chilometri fino al confine con Ancona. Ed è facile immaginare che anche il capoluogo dorico, da Palombina Nuova fino alla stazione ferroviaria, avrà a che fare con questa opera. Intanto a Falconara c’è fermento. Del progetto si sono resi conto alcuni cittadini dalle pagine dei giornali, dove Rfi ha pubblicato l’annuncio pubblico degli espropri, temporanei o definitivi, a seconda dei casi. Il passaparola ha raggiunto anche i residenti non interessati agli espropri che, vivendo sulla Flaminia, si ritroveranno anziché il muretto in cemento a cui si è abituati da decenni, il Grande Muro.

Alcuni, quelli con le case lato mare, a ridosso con la ferrovia, se lo troveranno a pochi metri dal naso. Il Comune nei giorni scorsi ha incontrato i cittadini. Si parla di una riunione molto accesa con Rfi. Già i rapporti sono tesi per via del bypass ferroviario e dell’assenza di compensazioni che la città chiede a fronte di un intervento ritenuto “dannoso e invasivo”. Più ci è messa anche questa. Con gli assessori Clemente Rossi e Valentina Barchiesi, rispettivamente Urbanistica e Lavori Pubblici, sulle barricate. È stato chiesto a Rfi di abbassare l’altezza dell’opera e di utilizzare vetro, per lasciare intatta la visuale, anziché il metallo forato. Il progetto esecutivo parla anche di rimozione delle alberature. Il che mette a rischio anche il vialetto Marotta (interamente oggetto di esproprio), per i quali i residenti erano già scesi a protestare contro l’ex sindaco Brandoni, e gli alberi nel parcheggio del Disco. Gli interessati dagli espropri sono stati chiamati a presentare osservazioni sul progetto. La palla passerà, nei prossimi mesi, al consiglio comunale che sarà chiamato a dare il suo parere. Ma è facile immaginare la levata di scudi dei falconaresi. 

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