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Cronaca

Crack Banca Marche, i risparmiatori restano fuori dal Tribunale: «Ci trattate da criminali»

Una decina di persone si è presentata davanti al Palazzo di Giustizia, qualcuno su invito del proprio legale, per assistere all'udienza preliminare ma il personale di sicurezza non ha consentito l'accesso

Sono una decina e aspettano di poter entrare in Tribunale per assistere all’udienza preliminare del crack Banca Marche. Niente da fare. Azionisti e risparmiatori arrivati da diverse città marchigiane hanno atteso invano. 

«L’udienza è a porte chiuse e non potete entrare in aula» spiega il personale di sicurezza del palazzo di giustizia. «Ma noi siamo stati invitati dai nostri legali» ribadiscono i più. Parole al vento. Tra i presenti c’è anche Rosalba Compagnucci, di Numana: «Non ci fanno entrare e non sappiamo il motivo. Avevamo l’invito che potevamo partecipare all’udienza di oggi ma all’ingresso ci hanno detto che se siamo qui per Banca Marche non possiamo entrare». Qualcuno alza la voce: «Ci trattano come criminali». Qualcun altro battibecca con la sicurezza: «Dovevano dire chiaro e tondo che l’udienza era a porte chiuse» protesta Pierino Ghergo. Il responsabile del servizio di sicurezza replica: «Hanno sbagliato a contattarvi, oggi l’udienza è aperta solo agli addetti ai lavori. La prossima udienza sarà aperta i querelanti». Dal coro si leva per l’ennesima volta l’osservazione che «Sono stati i nostri avvocati a invitarci a venire qui». Lapidaria la risposta del responsabile della security: «Hanno sbagliato» 
 

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