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Cronaca

I bulli in autobus spadroneggiano e fanno paura: «Noi autisti possiamo solo aspettare la polizia»

Oltre al tema delle baby gang c'è anche chi non vuole indossare la mascherina. La polizia è dovuta intervenire anche l'altro giorno

ANCONA - Le regole ci sono ma sugli autobus farle rispettare è un'impresa: passeggeri senza mascherina (obbligatoria per legge sui mezzi pubblici fino a settembre), ma anche baby gang, vandali e bulletti senza rispetto per niente e nessuno. Di questi tempi fare l'autista in città è un'impresa. «Ormai - spiega il delegato Conerobus della Fit-Cisl Augusto Serrani - l’ordine pubblico è diventato un optional e gli autisti possono solo intervenire contattato la polizia, oppure devono farlo i passeggeri quando notano che c’è qualcuno che non rispetta le regole». Anche pochi giorni fa la polizia è dovuta intervenire perché un uomo si era rifiutato di indossarla bloccando così la corsa e facendo imbestialire gli altri passeggeri. 

E poi ci sono i ragazzini terribili che assiepano praticamente tutte le linee, dalla 94 che porta al mare fino alle linee extraurbane. Salgono a bordo con le bottiglie di super alcolici nascoste negli zaini, danno il tormento ad autisti e passeggeri e non è raro che si arrampichino sui sedili. A novembre di quest'anno Conerobus era stata costretta a denunciare per interruzione di pubblico servizio i bulli autori di alcune aggressioni che si erano verificate a bordo dei mezzi.  

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