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Baby gang, la città in aula: «C'è gente che non va più in centro per paura»

In corso il consiglio comunale monotematico sulla microcriminalità giovanile. Eliantonio (FdI) «Volete trasformare Ancona in un ring? Preparatevi alle conseguenze»

Microcriminalità giovanile, ad Ancona è emergenza e in queste ore il consiglio comunale sta affrontando il tema in un incontro monotematico proposto da Fratelli d’Italia. Poco fa si è conclusa la prima parte, quella in cui hanno preso parola le forze dell’ordine, la Prefettura ma anche le associazioni di categoria, l’Ordine degli psicologi, la Chiesa e il mondo della scuola. «Un atto dovuto nei confronti delle giovani vittime, dei commercianti e dei genitori dei ragazzi minacciati, derubati o picchiati- ha detto Angelo Eliantonio (FdI) nella relazione introduttiva- latitano politica e certezza della pena. A distanza di mesi, ci sono ragazzi che hanno paura a uscire per ritorsioni. Basta, chi scambia Ancona per un ring deve subirne le conseguenze». Paure confermate dal Questore Cesare Capocasa, che richiamando ai servizi recentemente avviati di presidio territoriale e poliziotto di prossimità, ha spiegato che: «c’è gente che neppure passeggia più in centro, perché anche se non vengono commessi reati ci sono comunque condotte che non favoriscono la serenità. Il sabato pomeriggio me li vado a studiare questi ragazzi, li vedo presenti e con atteggiamenti che sanno molto di devianza, bullismo e organizzazione». Il Viceprefetto Francesca Piccolo: « A parte spiacevoli e odiosi episodi, questo l’attenzione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica è alta e prosegue». 

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Le proposte 

Quattro gli ordini del giorno presentati e in via di discussione. Quello della maggioranza impegna l’Amministrazione, tra le altre cose, a chiedere un potenziamento delle risorse umane e mezzi per il presidio del territorio e “costruire un modello sia sanzionatorio sia premiale moderno e adeguato, che riconosca nelle giovani e nei giovani persone responsabili e consapevoli, tanto nel bene quanto nel male”. Nove proposte di Fratelli d’Italia, tra cui quella di costituire il Comune come parte civile nei confronti dei responsabili di azioni criminali, anche per “il danno che i medesimi arrecano all'immagine e alla vivibilità del Comune di Ancona”. Chiesta anche la rivalutazione delle funzioni della Polizia Locale: “da rendere sempre più parte attiva nel controllo del territorio, in particolare attraverso la figura del Vigile di Quartiere e la collaborazione con la divisione della Polizia Amministrativa, al fine di identificare, sanzionare e procedere alla revoca della licenza alle attività che somministrano alcolici ai minorenni”. La Lega ha invece chiesto il potenziamento degli orari di apertura del presidio di Polizia Locale di piazza Ugo Bassi, ma anche più videocamere nelle frazioni e sui mezzi pubblici. 

Le forze dell’ordine

Manuel Romanelli, comandante Compagnia Carabinieri Ancona, ha sottolineato che finora tutti i responsabili degli eventi verificati sono stati identificati dalle forze di polizia, e che progetti di formazione partiranno prossimamente nelle scuole. Giovanni Francesco Laganà, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Ancona, ha ricordato e ribadito il supporto delle Fiamme gialle a carabinieri e polizia. Liliana Rovaldi, comandante della polizia locale, ha spiegato la differenza con le “forze di polizia”: «Facciamo interventi di tipo diverso, ma è tutto lavoro che togliamo agli altri». 

Città e associazioni 

L’avvocato Andrea Nobili (Camera minorile): «Ancona è ai primi posti in Italia per numero di minorenni o giovani adulti presi in carico dai servizi sociali, 816, più di Torino Milano e Genova e prossimo al migliaio di Napoli». In consiglio c’erano anche Alessandro Suardi (Ordine degli Psicologi delle Marche) e Francesco Savore (Associazione Nazionale Presidi) che hanno puntato l’attenzione sul rapporto, spesso deviato, tra giovani e social. Andrea Cantori, presidente CNA Ancona, ha presentato il progetto “città sicura”: «Costruire una sorveglianza privata da parte degli esercenti, sondiamo la disponibilità delle imprese a ingaggiare vigilanza privata da far lavorare in rete a supporto delle forze dell’ordine». Cantori ha poi identificato due punti critici per le molestie alle attività, segnalati dagli stessi associati: «La Galleria Dorica e gli archi di piazza Cavour». Luca Casagrande (Confartigianato) ha ricordato l’iniziativa “cittadini dalla spunta blu” e ha ribadito la disponibilità dell’associazione a mettere in campo progetti simili. 

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