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Cronaca

U.a.a.r.: atti di vandalismo contro i manifesti, per Gioacchini "C'è intolleranza"

Vernice e uova contro una serie di manifesti dell'associazione dell'U.a.a.r, apparsi negli ultimi giorni in diverse città della provincia. Questi recitano: "Dio. 10 milioni di italiani vivono bene anche senza la D"

Siamo tornati ai tempi dello scontro tra guelfi e ghibellini? Il dubbio viene se si guarda agli atti di vandalismo fatti a danno dei manifesti dell’U.a.a.r. Ancona, l’associazione degli atei e agnostici razionalisti. Il fatto risale agli ultimi giorni quando, in alcune zone della città (via Santa Margherita, via Gervasoni, via della Pergola) sarebbero stati presi di mira i manifesti pubblicitari a colpi di uova, oppure imbrattati di vernice. Addirittura sul manifesto di via Gervasoni, vicino alla Questura, sarebbe apparsa la scritta “Dio c’è e ti ama”, con il disegno del simbolo del cuore sormontato dalla croce. Un simbolo che richiamerebbe il Sacro Cuore di Gesù e Maria a cui, tra il 1700 e il 1880, erano devoti gli abitanti della Vandea.  Il tutto perché sarebbero apparsi i manifesti dell’associazione Atea che recitano: “Dio. 10 milioni di italiani vivono bene anche senza la D”.

Per noi rappresenta ciò che temevamo, cioè quello che questa campagna vuole denunciare e cioè un po’ di intolleranza nei confronti dei non credenti”. Queste le parole di Giorgio Gioacchini, coordinatore dell’Uaar di Ancona. Una situazione che nella città dorica, gli atei non si sarebbero mai aspettati perché città nota per la sua atmosfera repubblicana. Lo conferma lo stesso Gioacchini: “ Già in altre città avevamo subito attacchi del genere, ma Ancona è sempre stata una città aperta e non ce lo aspettavamo”. Da oggi dovrebbero essere affissi nuovi manifesti che andranno a sostituire quelli vecchi e ormai rovinati. Ci rimarranno fino al 2 luglio e Gioacchini ha fatto sapere che se dovessero ripetersi altri atti di insofferenza, si procederà con un esposto alla Polizia.

Manifesti Uaar

Il manifesto non avrebbe voluto rappresentare una provocazione e lo ha spiegato la stessa associazione spiegando che l’Uaar “vuole  ribadire che in Italia ci sono almeno dieci milioni di persone che non credono in nessun dio, che vivono bene senza una visione religiosa e spirituale della propria vita e che, cancellando quella "D" dalla parola Dio, possono dimostrarsi moralmente positivi al pari di chiunque altra persona. E che l'Uaar sarà al loro fianco ogni qualvolta vengano discriminati”.

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