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Cronaca

La chitarra come compagna di vita, Gaetano racconta il “suo” Astor Piazzolla

L’artista ha reinterpretato una celebre melodia del maestro argentino, ma questo è solo l’ultimo step di una carriera musicale che lo ha portato anche oltreoceano

Un uomo seduto sul palco del teatro Pergolesi vuoto, con una chitarra in mano e “Libertango” di Astor Piazzolla reinterpretato a modo suo. Lui è Gaetano Guardino, 28enne musicista siciliano di Sciacca ma anconetano ormai di adozione, e l’arte della chitarra l’ha perfezionata accanto ai migliori. Gaetano ha infatti studiato alla “Tech Music School” di Londra con John Wheatcroft (chitarrista di Elton John), Dave Troke  (batterista di Sinead O’Connor) e Jacob Quistgaard (chitarrista di Andreya Triana) e nel suo curriculum c’è anche la realizzazione di due singoli per la popstar Noelia. L’ultima performance che ha incantato il pubblico digitale è stata proprio la celebre “Libertango” del maestro argentino in un videoclip girato nel teatro jesino con la produzione dell’etichetta RARA Records: «Quel brano è un omaggio a Piazzolla, ma anche una dichiarazione d’amore per la mia chitarra». Il brano è arrangiato in chiave moderna: «Ho utilizzato la chitarra classica ma con un linguaggio diverso dal tradizionale e con diversi effetti, perché credo che il nostro compito sia quello di creare sempre qualcosa di nuovo e non per forza rimanere ancorati in tutto e per tutto alle tradizioni». La sfida di Gaetano è infatti quella di sradicare la chitarra classica dal concetto nella quale è imprigionata, cioè quella di uno strumento che rimanda a musicalità dei secoli scorsi. “Libertango” anticiperà l’uscita di un Ep intitolato “Adventure”: «Raccoglierà quattro brani è un viaggio nella musica, praticamente la mia avventura, che culminerà proprio nell’omaggio a Piazzolla». 

 Una vita, quella di Guardino, dedicata alla musica con la chitarra scoperta e amata già dall’età di 6 anni. Passione e dedizione che hanno portato l’artista ad essere intervistato sulla storica rivista “Guitar Club” e poi a esibirsi negli USA in occasione del Miami World Standard Audio 2016, una vetrina musicale con 20 artisti da tutto il mondo e Gaetano come unico italiano sul palco. La sua carriera musicale è stata perfezionata negli anni grazie ai contatti con artisti come Santi D'Angelo, Gigi Cifarelli, Luca Meneghello e Giorgio Buttitta. Il pubblico ha cominciato a conoscere Gaetano nel 2008 insieme al gruppo “Plainsboro” con il quale il chitarrista è arrivato alla semifinale della rassegna nazionale “Sanremo Rock”. L’anno successivo è entrato al conservatorio di Fermo e nel 2010 ha iniziato la collaborazione con il cantautore ascolano Andrea Petrucci, accompagnandolo nella produzione del suo primo album. Da qui Gaetano ha cominciato a raccogliere i frutti di anni di studio: con lo stesso Petrucci ha viaggiato in giro per l’Italia aprendo i concerti di band come i Verdena per poi fare da ouverture ai concerti del Mondovisione Tour di Luciano Ligabue. L’artista ha partecipato anche al “Coca Cola Music Summer Festival” e al “Festival Show” di Verona. Nel corso del 2016 si è esibito con il noto batterista Giorgio Di Tullio, con il cantautore Marco Sbarbati, con la cantante Silva Fortes per “M’illumino di meno” organizzato dalla BCC, ha suonato anche all’ Ambasciata della Repubblica di Angola e con i Soul System(vincitori di X Factor 10). Lo scorso anno è stato ospite in Olanda ad uno dei più importanti Festival del mondo, l’ “Embassy Festival” e adesso c’è il futuro: «Sto lavorando a uno spettacolo teatrale che si chiama “Un viaggio nella storia, dalla classica al rock” ed è uno spettacolo misto che attraversa diversi secoli dal barocco ai giorni nostri».

 
 

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