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Cronaca Camerano

Senza stipendio da marzo, l'odissea delle lavoratrici dell'asilo nido

La cooperativa che gestiva il servizio è stata posta in liquidazione coatta amministrativa e «dal mese di aprile non ha più erogato le retribuzioni né inviato alle lavoratrici i LUL paventando problemi al proprio sistema informatico»

CAMERANO - La Fisascat Cisl Marche denuncia la gravissima situazione  in cui versano le lavoratrci dell’asilo nido di Camerano che non percepiscono alcuna retribuzione dal mese di marzo. La cooperativa che gestiva il servizio, la Eurotrend Assistenza di Biella, è stata posta in liquidazione coatta amministrativa e «dal mese di aprile non ha più erogato le retribuzioni né inviato alle lavoratrici i LUL paventando problemi al proprio sistema informatico» denuncia il sindacato.

Le lavoratrici per il tramite dei legali della Fisascat Cisl Marche hanno richiesto il pagamento delle spettanze loro dovute al comune di Camerano, in qualità di committente del servizio. «Il comune di Camerano da un lato si è prontamente attivato per interrompere l’affidamento del servizio ad Eurotrend Assistenza affidandolo ad altra cooperativa e dall’altro ha comunicato al sindacato la disponibilità a erogare alle lavoratrici quanto dovuto in luogo di Eurotrend Assistenza» continuano i sindacati.

«Una vicenda che sembrava avere un positivo epilogo in tempi contenuti si è però arenata nei meandri della burocrazia; ai buon intendimenti sono seguiti infatti impedimenti e richieste ai vari interlocutori che nei fatti stanno impedendo alle lavoratrici di percepire almeno in parte le somme loro dovute. Trattandosi di un mero anticipo che costituisce peraltro solo un temporaneo ristoro economico per le lavoratrici, riteniamo indispensabile che il comune di Camerano superi ogni limite formale e burocratico e dia una legittima risposta a lavoratrici che svolgono il medesimo lavoro di un dipendente pubblico garantendo un servizio essenziale per le tante famiglie cameranesi che il comune non può ignorare- si legge nella nota- le lavoratrici dell’asilo nido di Camerano dicono basta, chiedono quanto loro dovuto per l’attività svolta nei mesi aprile, maggio e la prima metà di giugno e comunicano sin d’ora che, pur garantendo la continuità del servizio per senso di responsabilità nei confronti dell’utenza e della cooperativa subentrata, si dichiarano pronte ad ogni forma di protesta e iniziativa legale nei confronti del comune di Camerano qualora la situazione non dovesse risolversi al più presto».

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