Senigallia: arrestati alla Rocca Roveresca “pescatori di offerte”
Uno dei due ladri fermati con un metro estensibile da geometra e pezzi di nastro biadesivo di varie dimensioni è V.G., l'uomo fermato solo 10 giorni fa a Loreto e "habitué" dei furti in Basilica
Sventato un probabile furto ai danni di chiese senigalliesi. Nella mattinata di oggi, intorno alle 8,30, una volante del Commissariato di Senigallia ha infatti fermato in pieno centro cittadino, in prossimità della Rocca Roveresca, due persone appiedate che, alla vista dell’auto della Polizia, si sono allarmate, separandosi e imboccando strade diverse.
Fermati e identificati subito dopo dagli agenti, i due sono risultati essere personaggi già noti alle forze dell’ordine per un curioso modo di commettere furti all’interno delle chiese. Infatti V. G., trentacinquenne nato a Santa Maria Capua Vetere (Ce), e M. A., quarantatreenne nato a Palermo, entrambi domiciliati a Cattolica, erano stati arrestati qualche mese fa a Loreto, perché sorpresi in flagranza di reato mentre rubavano denaro da una cassetta delle offerte del famoso Santuario Mariano. In precedenza, avevano commesso lo stesso reato in chiese di varie zone d’Italia e V.G. aveva anche dato seguito alla minaccia fatta ai carabinieri di Osimo, cui aveva promesso di "tornare".
Molto semplici gli arnesi usati dai due ladri per mettere a segno i loro colpi: un metro estensibile da geometra e pezzi di nastro biadesivo, di varie dimensioni, da posizionare sull’estremità del metro. I due sottraevano le banconote dei fedeli infilando il metro con il biadesivo nella fessura della cassetta delle offerte.