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Cronaca

Preso lo "scippatore in Lambretta", tentò anche rapina al supermercato

Era arrivato poco più di un mese fa dalla Sicilia, e dopo aver studiato il territorio si sarebbe messo subito "al lavoro" con furti, rapine e una tentata rapina, prediligendo le anziane signore

Era arrivato poco più di un mese fa dalla Sicilia, e dopo aver studiato il territorio si sarebbe messo subito “al lavoro” con furti, rapine e una tentata rapina, prediligendo le anziane signore indifese, cui strappava le catenine d’oro dal collo. Ci ha pensato però la Squadra Mobile di Ancona, guidata da Giorgio Di Munno e in coordinazione con il pm Farneti della Procura di Ancona a cogliere sul fatto Zimmardi Giovanni, palermitano 40enne pluripregiudicato (di cui diffondiamo la foto per agevolare eventuali riconoscimenti), dopo un inseguimento rocambolesco fino a Osimo e ritorno.

I FATTI. Secondo la ricostruzione della Mobile Zimmardi sarebbe arrivato nel capoluogo circa un mese e mezzo fa, e avrebbe cominciato la sua carriera anconetana il 28 luglio, con il furto di un ciclomotore, la ri-edizione di un modello classico di Lambretta, di stile inconfondibile (anche per gli inquirenti). Il 9 agosto la prima di tre rapine che gli vengono attribuite dagli investigatori: un uomo a bordo di un ciclomotore individua un’anziana signora, segue il bus sul quale è salita e quando la donna è scesa, in prossimità dell’Inrca, la sorprende alle spalle strappandole la catena d’oro che ha al collo, per poi dileguarsi. Il 13 agosto il rapinatore torna in azione, con lo stesso modus operandi, stavolta alle Grazie, in via Gigli, un’altra anziana vittima viene seguita, sorpresa alle spalle, strattonata e privata della catenina d’oro.

rapinatore Lambretta-2Il 18 agosto il rapinatore avrebbe tentato il salto di qualità con una rapina al supermercato di Piazzale Loreto. All’incirca all’ora di chiusura diurna dell’esercizio fa irruzione e punta il coltello contro la cassiera, ma dentro c’è troppa gente: dopo aver visto di non riuscire ad ottenere l’incasso con celerità decide di lasciar perdere tutto e fugge a mani vuote.

Gli investigatori studiano con attenzione il comportamento del loro uomo: si muove in mezzo al traffico con abilità ed un completo sprezzo del codice della strada, eseguendo spesso giri a vuoto per assicurarsi di non essere seguito dalle forze dell’ordine.

Il 26 agosto finalmente il cerchio si chiude, i “falchi” della Mobile a bordo delle moto della polizia individuano al Piano la Lambretta rubata e la seguono fino a Osimo, dove viene sorpreso in flagrante mentre rapina un’altra anziana signora, stavolta osimana. Scatta un inseguimento rocambolesco: Il 40enne lancia il ciclomotore (che nel frattempo era stato truccato) arrivando a 180 all’ora in discesa, ma i poliziotti riescono a fermarlo ad Ancona, a Tavernelle.

L'uomo, riconosciuto dalle vittime scippate, il cui arresto è stato convalidato dal Gip Cimini, dovrà rispondere delle accuse di rapina, tentata rapina e ricettazione.

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