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Cronaca Montemarciano

Blitz anticamorra, 23 arresti: in manette a Montemarciano "maccarone"

Il 39enne è ritenuto elemento di spicco dei più alti livelli del clan camorristico "Marfella". Intercettato, frequentava il senigalliese almeno dal 2009. Nel corso dell'operazione arrestate altre 22 persone

È stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Senigallia Giovanni Romano, detto “maccarone”, 39enne residente a Montemarciano, ritenuto elemento di spicco dei più alti livelli del clan camorristico “Marfella”. L’arresto è stato condotto nell’ambito di una più vasta operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, in cui sono state arrestate altre 22 persone. Lo scopo dell’operazione era quello di stroncare ben due organizzazioni criminali in lotta tra loro, ovvero i clan “Marfella” e “Lago”, entrambi egemoni nel quartiere partenopeo “Pianura” e tra loro storicamente militarmente contrapposti.

 Romano è ritenuto dall’ Autorità Giudiziaria responsabile di aver costituito un’associazione camorristica collegata ed integrata nello storico clan “Marfella”  che, grazie alla forza intimidatrice del vincolo associativo e delle condizioni di assoggettamento e di omertà che ne derivano, è finalizzata alla commissione di una pluralità di reati contro la persona ed il patrimonio: tentati omicidi, estorsioni, e spaccio di sostanze stupefacenti, nonché all’acquisizione del controllo delle attività commerciali nel quartiere Pianura di Napoli. E proprio il controllo del quartiere partenopeo è la causa della guerra con il clan rivale. Per compiere i loro reati, “maccarone” e i suoi avevano disponibilità di armi comuni ma anche da guerra.

LE INDAGINI. Il provvedimento restrittivo che ha colpito il 39enne trae origine da un’attività investigativa condotta su tre binari paralleli: le dichiarazioni di collaboratori di giustizia,  quelle delle vittime, e gli esiti delle attività tecniche – per lo più intercettazioni ambientali  e telefoniche – condotte dai Carabinieri.
Tale lettura congiunta ha permesso all’ Autorità Giudiziaria di poter ricostruire le singole vicende delittuose contestate e di identificare i soggetti coinvolti.
I militari sono riusciti a ricostruire tutti gli organigrammi delle organizzazioni camorristiche, dai capi in giù, rilevando aspetti salienti quali la gestione del danaro e la redistribuzione dei proventi illeciti tra i singoli associati mediante il pagamento degli stipendi, nonché l’esistenza di sistemi di protezione dei capi dell’organizzazione con la predisposizione di scorte armate e di sistemi di protezione come giubbotti anti proiettile.

A SENIGALLIA DAL 2009. Le indagini hanno avuto inizio tre anni fa, periodo nel quale Romano già frequentava la Spiaggia di Velluto spostandosi su auto che lui stesso, intercettato, riferiva appartenessero al “sistema”, ovvero al gruppo criminale di riferimento .

GUERRA DI CAMORRA. La complessa ed articolata operazione di questa notte, condotta dai Carabinieri, interviene in un momento in cui nel quartiere di Pianura, a Napoli, la tensione tra gruppi camorristici, negli ultimi giorni, è alta: è in atto infatti uno scontro tra i clan.

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