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Cronaca Jesi

Jesi: gestivano il mercato della coca in Vallesina, in manette due fratelli

Due fratelli di 37 e 30 anni, gestivano uno dei principali canali di approvvigionamento di sostanza stupefacente della Vallesina. Sostanzialmente incensurati, hanno dato filo da torcere prima di essere arrestati

Unico indizio: uno stile di vita agiato, superiore alle loro reali possibilità di disoccupati. Sono finiti nella rete dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile i due fratelli di origine albanese, Q.S., classe 1976 e Q.N., classe 1983, entrambi residenti a Jesi, che per diverso tempo erano riusciti con astuzia ad eludere le indagini a loro carico.

I due sono accusati di aver venduto cocaina a due pusher, a D.M.A. e R.M., (arrestati entrambi lo scorso 24 marzo sempre dagli uomini dell’arma, nel fabrianese) in almeno due diverse occasioni: una volta 160 grammi per 8mila euro, e in una seconda occasione 400 grammi per 24mila euro.

Il provvedimento di fermo emesso oggi dalla Procura della Repubblica di Ancona è il punto di arrivo di una complessa indagine che aveva lo scopo di individuare i flussi di ingresso di stupefacente nel mercato della Vallesina, e che ha trovato nei due fratelli un rilevante canale di approvvigionamento.
La coppia – sostanzialmente incensurata – è riuscita per qualche tempo a dare filo da torcere ai militari, ma una scrupolosa indagine condotta con accertamenti anagrafici, pedinamenti nei confronti dei soggetti, studio delle informazioni in banca dati delle Forze di Polizia alla fine ha dato i suoi frutti.

Q.N.-2Quando, il 24 dello scorso mese, sulle tracce della coppia di fratelli, i militari hanno arrestato i due pregiudicati  D.M.A. e R.M. a margine di un grosso acquisto di cocaina destinato al loro mercato di riferimento – appunto il fabrianese – gli uomini dell’arma hanno avuto la certezza di essere sulla pista giusta. Uno degli arrestati di Fabriano, che ha collaborato con la giustizia, ha riferito addirittura di avere acquistato, nel passato, stupefacente da un terzo fratello, il quale, dovendosi allontanare (pare a seguito di una lite con accoltellamento di un connazionale) aveva “ceduto” l’acquirente, oltre numerosi altri clienti, agli altri due fratelli, delineando così una trama delinquenziale di natura familiare molto ben organizzata.

Con questa operazione i carabinieri ritengono “di aver inferto un duro colpo ad uno dei principali canali di approvvigionamento di sostanza stupefacente nella zona della Vallesina, di tale rilevanza da arrivare anche nella zona del Fabrianese, come è stato dimostrato dal duplice arresto dello scorso 24 marzo, e con molteplici collegamenti con altre persone, già note alle Forze dell’Ordine”.

Q.S.e Q.N. sono stati condotti, dopo le formalità di rito, presso il carcere di Montacuto.

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