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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Rubo per mangiare", in manette due fidanzatini colti sul fatto al discount

Fermati dalla polizia dopo aver rubato generi alimentari da un supermercato. Ma i due si difendono dicendo che hanno rubato per fame. Una situazione socialmente difficile, la loro, ribadita anche dall'avvocato Jacopo Saccomani

Sono stati arrestati venerdì pomeriggio, dopo aver rubato 50 euro di prodotti in un supermercato di Ancona. Tutti generi alimentari, tra cui salumi e formaggi. A finire in manette una giovane coppia di fidanzati anconetani, lui di 19 anni e lei di 20, entrambi difesi dall’avvocato anconetano Jacopo Saccomani. Un gesto, quello del furto, che però sembra esser stato dettato da una condizione di disperazione, sia familiare che economica. Un padre deceduto prematuramente e una madre gravemente malata, hanno inevitabilmente condizionato la vita del ragazzo che oggi si ritrova senza un lavoro, costretto in qualche modo a tirare avanti. Se Saccomani-10necessario, anche rubando. Lo stesso 19enne avrebbe detto che aveva preso da mangiare perché aveva fame e che doveva sfamare anche la madre che è invalida al 100%. «Devo mangiare perché se no no campo più» ha riferito in aula il giovane, rivolgendosi al giudice monocratico Francesca De Palma, che gli aveva chiesto di rendere conto di quanto accaduto. Una condizione che coinvolge anche la fidanzata che, per amore di lui, si è trasferita in casa sua per aiutarlo. Una realtà dura quella dei ragazzi che ieri, in fase di convalida del fermo, ha ribadito anche l’avvocato Jacopo Saccomani (in foto).

I fatti risalgono a venerdì, quando i due ragazzi sono stati visti prendere dei prodotti dagli scaffali del market per metterli dentro le loro borse personali. Quando la coppia ha varcato le casse senza pagare, sono stati fermati da un vigilante dell’anti-taccheggio, che ha subito avvisato il 113. Fatto sta che alla fine della direttissima, il pm Giovanni Centini ha chiesto gli arresti domiciliari per entrambi. Il giudice monocratico ha convalidato l’arresto effettuato dagli agenti e ha accolto la richiesta di misura cautelare della pubblica accusa. A pesare sulla posizione dei due imputati il fatto che, negli ultimi due mesi, sono stati arrestati già 3 volte, di cui una per detenzione di sostanze stupefacenti. Proprio su questo il giudice ha voluto sapere come avrebbero fatto i due, viste le condizioni economiche, a spendere soldi nella droga. «Uso la pensione di mia madre» ha risposto il 19enne.

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