Jesi: «Dammi i soldi della droga», pusher prende a calci la porta di un negozio
«Se non mi dai i soldi oggi non vai a casa. Ti ammazzo». Per questo i carabinieri della compagnia di Jesi hanno arrestato uno spacciatore locale. Il pm Rosario Lioniello gli ha contestato il reato di tentata estorsione
Doveva dei soldi al suo pusher che, dopo diversi giorni, ha deciso di presentarsi al suo negozio. Ha preso a calci e pugni le vetrate dell’ingresso e lo ha minacciato: «Se non mi dai i soldi oggi non vai a casa. Ti ammazzo». Per questo i carabinieri della compagnia di Jesi hanno arrestato un 23enne di origini congolesi. Il pm Rosario Lioniello gli ha contestato il reato di tentata estorsione. Sì, perchè il giovane africano ha usato la forza per tentare di farsi consegnare 170 euro: Lo stesso giovane africano ha poi spiegato ai carabinieri che vantava quel credito nei confronti del commerciante jesino perché in precedenza gli aveva venduto 40 grammi di marijuana. E così venerdì il congolese ha perso la pazienza e, verso le 15:00, si è presentato di fronte al negozio dello jesino. Ha urlato che voleva i soldi della droga, mentre prendeva a calci e pugni le vetrate del locale, al punto da sfondare una finestra. A quel punto lo jesino, chiusosi dentro spaventato, ha chiamato il 112. I militari non ci hanno messo molto a rintracciare il presunto spacciatore per arrestarlo.
Solo qualche giorni prima il 23enne si sarebbe addirittura presentato a casa del “cliente”, prendendo a calci la porta del suo palazzo. In altre circostanze gli avrebbe fatto anche delle punte sotto casa nel vano tentativo di farsi consegnare i soldi appena lo vedeva rientrare dal lavoro.