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Cronaca Castelfidardo

Arrestati i rapinatori della gioielleria Alessia di Piazza Don Minzoni a Castelfidardo

Si è conclusa a Vieste la caccia all'uomo che ha portate all'arresto di due rapinatori legati alla Sacra Corona Unita del Gargano, responsabili della rapina a mano armata alla gioielleria "Alessia" di Castefidardo

È iniziata alle cinque del mattino e si è conclusa alle 9 a Vieste, in provincia di Foggia, la caccia all’uomo che ha portate all’arresto di due rapinatori pugliesi, noti alle forze dell’ordine e legati alla Sacra Corona Unita del Gargano, responsabili della rapina a mano armata alla gioielleria “Alessia” di Piazza Don Minzoni, a Castefidardo, nell’agosto dello scorso anno.
Si tratta di due ventenni, P. G. e M. N., classe 1991: uno di loro aveva svolto il ruolo di “palo” e di autista per la fuga, mentre l’altro aveva puntato una pistola giocattolo contro il titolare della gioielleria (che ovviamente non poteva sapere si trattasse di un’arma finta) malmenandolo barbaramente per farsi consegnare più velocemente gioielli, orologi e denaro. Era stato solo il coraggio del gioielliere, Andrea Carpano, che non si era piegato a percosse e minacce ma aveva resistito alle violenze, a mettere in fuga i malviventi.

Per le indagini sono state incrociate tutte le tecniche investigative possibili: acquisizione filmati di videosorveglianza esterna ed interna alla gioielleria, tabulati telefonici con riscontro incrociato delle celle dei ripetitori di zona delle società telefoniche al fine di individuare ed identificare gli intestari delle schede e dunque la presenza di forestieri, intercettazioni telefoniche, denunce verbalizzate del titolare della gioielleria e dei testimoni presenti all’interno e all’esterno del negozio.
Si sono potuti raccogliere così una mole considerevole di indizi di colpevolezza ed identificare con certezza, grazie anche alla collaborazione dei carabinieri della Tenenza di Vieste, i rapinatori seriali.
Arresto Vieste 2-2-2Questa notte gli uomini del capitano Conforti sono entrati in azione: l’operazione di servizio è stata diretta dal Maresciallo Enrico Domenico Grossi, Comandante della Stazione di Castelfidardo e dal personale del Nucleo Operativo di Osimo, che hanno agito coi colleghi della Tenenza di Vieste.
L’aggressore è stato condotto presso il carcere di Foggia, mentre il “palo” è stato confinato agli arresti domiciliari.

 

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