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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Falconara Marittima

Raffineria Api a processo per inquinamento

Si è aperto ieri (26 gennaio) il primo procedimento per eco-reati al tribunale di Ancona e relativo alle esalazioni che hanno interessato il territorio di falconara dal 2013 al 2018

ANCONA – E' il primo procedimento per eco-reati che la Raffineria Api di Falconara si trova ad affrontare dopo un esposto fatto da cittadini, comitati ed associazioni ambientaliste nel 2015. Per un lungo periodo i residenti avrebbero sentito odore di idrocarburi persistenti, arrivare nelle loro case, avviando denunce che hanno portato la Procura dorica ad aprire un fascicolo per inquinamento ambientale. Ieri mattina si è tenuta la prima udienza che è servita però solo a presentare le richieste di costituzione di parte civile da parte di una 70ina di persone fisiche, del Comune di Falconara e 4 associazioni ambientaliste: Onda Verde, Cittadinanza Attiva, Wwf e Italia Nostra. La giudice Paola Moscaroli ha rinviato l'udienza al 2 marzo prossimo quando deciderà chi ammettere. Presentata anche una lunga lista di testimoni, da accusa, difesa e parti civili, e anche su quelli la giudice deciderà a marzo. In tribunale questa mattina sono arrivati molti dei cittadini che vogliono entrare nel procedimento come parti civili e avere contezza su quelle esalazioni che hanno respirato. Con loro anche una stuola di avvocati. Imputati nel processo sono Giancarlo Cogliati, amministratore delegato e il responsabile dell'ufficio ambiente e sicurezza Giovanni Bartolini, tutti e due di Api Raffineria di Ancona Spa. La Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio a maggio 2019 tirando in ballo anche la società sui cattivi odori avvertiti dalla popolazione.

Contestati i reati d'inquinamento ambientale colposo, il getto pericoloso di cose, la mancata applicazione del piano interno di sicurezza ed emergenza e la violazione delle prescrizioni in materia ambientale stabilite dal ministero. «Wwf Italia e Italia Nostra da anni si battono anche anche nella nostra regione per il rispetto dell'ambiente – dicono gli avvocati Tommaso Rossi e Valentina Copparoni, che rappresentano le due associazioni ambientaliste - come vere e proprie sentinelle della legalità a difesa della natura e del territorio, pesantemente minacciati da condotte gravissime come quelle attribuite agli imputati di questo processo. L'auspicio è che finalmente si faccia luce su anni e anni in cui la Raffineria Api ha creato un danno enorme all'ambiente, alla vita dei cittadini di Falconara e alle aspettative di rispetto della natura dei nostri consociati».

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