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Cronaca Jesi

La burocrazia si arrende (finalmente) all’evidenza: Antonio, bloccato dalla Sla, avrà la Spid a casa

L'uomo è bloccato a letto dalla Sla e attaccato a un respiratore. Per la burocrazia, avrebbe dovuto presentarsi di persona ad attivare l'identità digitale

JESI - L’appello della moglie, lanciato dalle colonne del Resto del Carlino di Ancona, aveva richiamato l’attenzione sulla situazione di Antonio Brocani: il cuoco jesino aveva bisogno di attivare la Spid, ma avrebbe dovuto presentarsi di persona negli uffici preposti. Impossibile per lui, bloccato a letto dalla Sla da diversi anni e attaccato a un respiratore. Inutilizzabile, in questo senso, la procura della donna che, a livello formale, non è utile a identificare Antonio. Il calvario, almeno da questo punto di vista, sembra però arrivato alla fine. 

Dopo la eco mediatica, spiega la moglie Maila Pigliapoco in una intervista rilasciata al quotidiano, le acque si sono mosse: la segreteria dell’assessore alla Sanità regionale e il vicepresidente della Regione, Mirco Carloni, hanno contattato la coppia, assicurando che sarà un tecnico a recarsi a casa loro per attivare l’identità digitale. Anche il personale delle Poste Italiane si sarebbe offerto per aiutare Antonio direttamente. 
 

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